La Piedigrotta di Varese in aiuto al Centro Gulliver: la nota pizzeria varesina donerà infatti parte dell’incasso

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VARESE, 10 ottobre 2020-Oggi 10 ottobre ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale e, proprio in questa occasione, il Ristorante Pizzeria La Piedigrotta di Varese ha deciso di sposare la causa Gulliver.

La nota pizzeria varesina donerà infatti parte dell’incasso del pranzo e della cena per sostenere i progetti di Gulliver per promuovere il benessere psicologico degli adolescenti nell’emergenza covid.

“Aiutaci ad ascoltare il loro silenzio. Soprattutto ora”: un claim emblematico quello sulla locandina dell’evento.  “In questo particolare periodo storico – ci racconta Cinzia Valsecchi, referente del Consultorio Familia Forum del Centro Gulliver – vediamo che gli adolescenti sono sottoposti a un doppio carico. Da un lato la fisiologica fatica evolutiva della crescita, dall’altro l’incertezza del contesto mondiale di pandemia. Una prova nella prova, che per tanti è difficile da affrontare. E noi come Gulliver, con gli psicologi del nostro consultorio Familia Forum e con i nostri progetti di prevenzione, ci siamo per promuovere il benessere psicologico dei nostri ragazzi e sostenerne la crescita. Desideriamo supportarne un sereno sviluppo e una sana vita di relazione con se stessi e con gli altri. “

Una partnership di grande valore tra profit e non profit, quella tra Gulliver e la Piedigrotta, con un unico obiettivo: essere presenti sul territorio, attenti ai bisogni di tutti i cittadini, soprattutto in questo momento così delicato. “Desidero ringraziare con tutto il cuore il titolare della Piedigrotta, insieme a sua moglie – afferma Emilio Curtò, il neo presidente del Centro Gulliver – per aver creduto in questo progetto. Grazie alla sua solidarietà, possiamo far conoscere alla cittadinanza il nostro lavoro di prevenzione rivolto ai più giovani.”

La Piedigrotta di Varese è una pizzeria storica della città, che ha compiuto 45 anni. Sembra ieri quando Gaetano Cioffi apriva il suo angolo di Costiera Amalfitana in un angolo del centro storico della città. Dal 1974 tanta acqua è passata sotto i ponti. Oggi a condurlo è Antonello Cioffi, figlio d’arte che ha sviluppato con la moglie Daniela un locale classico e al tempo stesso eclettico.

Dal canto suo, Antonello, non ama essere sotto i riflettori. L’attenzione al territorio è per lui qualcosa che dovrebbe essere naturale per tutti, quasi un imperativo etico. “Sono convinto che tutti noi dovremmo dedicare la nostra vita per aiutare gli altri a stare bene.  Alla fine il bene che si fa agli altri è un bene che ci ritorna, è bene fatto a noi stessi.”

Chissà che, per spirito di imitazione, questa storia non possa essere imitata anche da qualcun altro…