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Manifestazione dei sindacati davanti Ospedale Sant’Anna di Como: ”Necessario garantire sicurezza ai lavoratori”

COMO, 13 novembre 2020- “Pubblico per il pubblico, lavoratori del pubblico impiego (degli enti locali e dello stato) uniti per dare cure e servizi ai cittadini”.
Questo lo slogan dell’iniziativa di oggi, promossa da Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl e Uil Pa, davanti all’Ospedale Sant’Anna di Como.

Gli ospedali sono luoghi simbolo in tutta Italia: l’iniziativa a cui partecipano i lavoratori del pubblico impiego, in segno di solidarietà verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, vuole porre l’attenzione su questi luoghi per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni. Una iniziativa che segue lo stato di agitazione già proclamato nelle scorse settimane.
In questa fase di mobilitazione del lavoro pubblico per rivendicare innovazione nella Pa, rinnovo dei contratti e nuove assunzioni, “le lavoratrici e i lavoratori pubblici danno massimo sostegno e priorità a tutto il personale sanitario – spiegano i segretari della Fp Cgil di Como, Cisl Fp dei Laghi e Uil Fpl del Lario Alessandra Ghirotti, Nunzio Praticò e Vincenzo Falanga -.

È assolutamente necessario garantire loro di lavorare in sicurezza, assicurandogli costantemente dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria. Non è accettabile che proprio chi ci protegge debba lavorare in condizioni di scarsa sicurezza. Tante sono le lamentele che arrivano dai luoghi di lavoro per la mancata osservanza delle procedure di contenimento del virus. Se non ci occupiamo di mettere in sicurezza il personale sanitario, mettiamo a rischio la loro salute e anche quella dei cittadini e il servizio di cura. Altrettanto indispensabile e urgente – proseguono – è procedere con nuove assunzioni per implementare il personale e rafforzare i servizi sanitari, anche attraverso la stabilizzazione dei precari”.

Infine, concludono: “è importante che si rinnovino i contratti, per valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Non solo una gratificazione nei confronti di chi con spirito di abnegazione sta affrontando la pandemia in condizioni critiche, ma anche prima di tutto un diritto”. “Si tratta di una mobilitazione collettiva di lavoratrici e lavoratori pubblici, contro chi nega l’esistenza del virus, dell’emergenza epidemiologica e del rischio che stanno correndo medici, infermieri e tutto il personale sanitario. Per dare il massimo sostegno a chi garantisce la nostra salute” .

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