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La Lombardia riparte con nuovo piano strategico per Rsa, medici di famiglia e specializzandi

MILANO, 2 dicembre 2020 – Colmare i maggiori costi sanitari delle strutture di cura e riabilitazione socio sanitarie, sostenuti dai gestori a causa della riorganizzazione dell’assistenza imposta da indicazioni nazionali e regionali generate dalla pandemia. Garantire a tutti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medicali (mascherine chirurgiche) fino al termine del periodo emergenziale. Potenziare la presenza di medici specializzandi, per tutte le attività necessarie a dare piena assistenza ai soggetti affetti da Sars-Cov-2. Queste le finalità della legge che stabilisce misure urgenti per la continuità delle prestazioni residenziali del servizio sociosanitario in emergenza, approvata oggi dall’Assemblea lombarda a larga maggioranza (60 voti favorevoli e 11 astenuti).

Il documento, illustrato dal Presidente della Commissione consiliare Sanità, Emanuele Monti (Lega), mette a disposizione del comparto 250 milioni di euro, somma prevista da un emendamento dell’assessore regionale Giulio Gallera, derivante dai budget previsti nel bilancio 2020.

Ai medici specializzandi che non possono accedere agli incarichi previsti dalla normativa statale emergenziale viene assicurata una premialità stimata in un massimo di euro 1,5 milioni.

Previsti anche contratti di lavoro flessibili per operatori del sistema sanitario regionale, che saranno finanziati dalle donazioni stabilite dalla l.r. 4/2020.

«In primis abbiamo voluto andare incontro alle esigenzw degli ento gestori delle unita’di offerte residenziali sociosanitarie accreditate e a contratto nel sostenere i costi sanitari per la gestione degli ospiti», sottolinea Monti durante il suo intervento in aula consiliare.

Viene, inoltre, istituito il Tavolo regionale sociosanitario per l’emergenza pandemica al quale partecipano specialisti ed erogatori di servizi sociosanitari residenziali, semiresidenziali e domiciliari per monitorare le misure di gestione e contenimento del Covid-19 nei relativi servizi. Il numero dei componenti al tavolo è stato aumentato in seguito a una richiesta del consigliere Carlo Borghetti (PD), così da garantire una più ampia rappresentatività alle diverse tipologie di enti.

Il Consiglio ha approvato alcuni ordini del giorno con una serie di proposte e inviti alla Giunta regionale. Questi in sintesi i contenuti: la richiesta di potenziare tutti gli strumenti utili per garantire il supporto psicologico del personale sociosanitario per prevenire e contrastare le sindromi da stress (proposto da Raffaele Erba-M5S); la proposta di valorizzare ai fini formativi e curriculari le attività svolte in emergenza da parte di medici specializzandi e infermieri (illustrato da Patrizia Baffi-Gruppo Misto); l’invito alla Giunta a potenziare il controllo da parte della ATS sulle RSA migliorando scambi di informazioni su gestione e condizioni strutture in relazione a contagio e cura (Marco Fumagalli– M5S); la richiesta di misure per permettere la possibilità di videochiamate ai parenti nelle strutture residenziali (Luigi Piccirillo-M5S); la richiesta di aumentare le borse di formazione medica specialistica e borse per medici in formazione in medicina generale (proposto da Elisabetta Strada del Gruppo Lombardi Civici Europeisti e di Niccolò Carretta e Patrizia Baffi del Gruppo Misto); la proposta di dare agli erogatori indirizzi per la progressiva ammissione in sicurezza alle visite degli ospiti da parte di parenti e caregiver (Fabio Pizzul-PD

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