Colpire il pallone di testa aumenterebbe il rischio di demenza: lo afferma il neuropatologo Willie Stewart

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VARESE, 24 agosto 2021-I giocatori di calcio rischierebbero maggiormente casi di demenza per via dei colpi di testa. Non solo, ma lo studio ha anche messo in luce come i difensori siano i giocatori più a rischio (con una probabilità di 5 volte superiore di contrarre queste patologie), mentre per gli altri giocatori il rischio sarebbe di 4 volte superiore, analogo alla popolazione ordinaria invece per i portieri.
“La provocazione lanciata dal neuropatologo Willie Stewart, professore dell’Università di Glasgow (“i palloni da calcio dovrebbero essere venduti con l’avvertenza i ripetuti colpi di testa possono portare ad un aumento del rischio di demenza”) colpisce nel segno – secondo il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – ma il fenomeno deve essere oggetto di studi approfonditi anche dagli enti italiani, che per ora sembrano avere totalmente ignorato il fatto.
Per questo motivo scrivere alla F.I.G.C., alla Lega Calcio ed al Ministero dello Sport al fine di chiedere una specifica task force che studi il fenomeno, a tutela delle migliaia e milioni di persone che ogni giorno giocano a calcio in tutta Italia.
L’Associazione lancia una provocazione: aboliamo i colpi di testa dal mondo del calcio!”