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Varese, assegnati a Matteo Bonizzi e alla ricercatrice Laura Pasetto i premi Bontá e Solidarietá: iniziativa organizzata da UNCI provinciale

VARESE, 2 aprile 2022- di GIANNI BERALDO-

«Lo dedico a mio papá che mi sta guardando dal cielo, ma lo dedico anche a mia mamma che é sempre presente aiutandomi in continuazione». Parole semplici, dirette quelle esternate oggi da  Matteo Bonizzi, parole dettate dal cuore e dalla sua naturale bontá e disponibilitá nell’aiutare gli altri. 

Per questo e molto altro l’Unione Cavalieri D’Italia (UNCI) sezione di Varese ha scelto proprio Bonizzi, ragazzo down pieno di entusiasmo, per il Premio Bontá 2022 (in realtá sarebbe quello della scorsa edizione e posticipato per pandemia), conferito

Matteo Bonizzi con la mamma e la fidanzata

questa mattina con una breve cerimonia al Cortile d’Onore dei Giardini Estensi, alla quale ahnno partecipato i vertici dell’associazione a partire dal presidente provinciale Danilo Francesco Guerini Rocco, Francesco Popolino e Folco Alesini. Con loro anche il sindaco Davide Galimberti, il consigliere provinciale Simone Longhini e il Vicario del Prefetto Gaetano Losa.

Bonizzi é una persona davvero esuberante dimostrando tutta la sua felicitá anche questa mattina durante la consegna del meritato premio ottenuto in quanto,  all’inizio del 2020, poco prima che scoppiasse la pandemia, Matteo ha organizzato una mostra di pittura   esponendo tutte le opere, dipinti, realizzati da lui stesso tra il 2018 e 2019. Lo scopo della mostra, da lui voluto, era quello di raccogliere fondi da donare al Parroco di Cadegliano Viconago, Don Gianni Bianchi, per le missioni di Karamoja nella regione di Moroto in Uganda.

Dal 2020 il premio Bontá é stato affiancato a un altro riconoscimento prestigioso, ossia quello per la Solidarietá.

Premio quest’ultimo conferito alla dottoressa Laura Pasetto, ricercatrice presso l’Istituto Mario Negri di Milano.

Un lavoro di ricerca costante quello della dottoressa Pasetto, instancabile nel capire e trovare delle soluzioni utili per la lotta contro la Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica),  malattia terribile che ogni anno colpisce moltissime persone anche nella nostra provincia.

La ricercatrice varesina negli anni ha effettuato studi importanti sia all’Istituto Mario  Negri che alla Città della Salute di Torino, mettendo in luce uno dei meccanismi che provoca la SLA  dimostrando che la carenza di un enzima (la ciclofillina A) nelle cellule induce la malattia. La SLA è una grave malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante che colpisce individui adulti.

Insomma una scelta giusta e importante quella dell’Unci di premiare i tanti anni di

Laura Pasetto con la sua famiglia

sacrifici della Pasetto, dandole  la giusta visibilitá ma soprattutto riconoscenza per quanto svolto finora in ambito della ricerca con la certezza che il suo lavoro proseguirá ottenendo altri risultati importanti «Ringrazio l’Unci per questo riconoscimento e tutti quelli che mi hanno aiutato nella ricerca», dice commossa la ricercatrice.

Una cerimonia semplice ma sentita. Come evidenzia il sindaco Galimberti «Contento perché il premio della Bontá va al grande Matteo cosí come ovviamente per l’importante ricerca della dottoressa Pasetto. Tutto questo é il segno che attorno alla persona vi é sensibilitá incentivando gli altri a fare ancora meglio».

In rappresentanza della Provincia il Consigliere Longhini sottolinea come «grati a queste persone perché certi riconoscimenti sono un valore aggiunto per tutto il territorio».

Guerini Rocco presidente Unci provinciale

Dopo l’intervento del Vicario del Prefetto che rimarca come queste iniziative rimarchino ancora una volta il senso di comunité e solidarietá tipiche di questo territorio, la conclusione spetta al presidente Unci Guerini Rocco «Questi premi nascono dall’idea di assegnarle a delle persone che si sono rese protagoniste per il loro impegno civico, umano e sociale. Ne approfitto per segnalare ad esempio l’importanza del premio Bontá, un valore fin troppo trascurato negli ultimi tempi al quale gli stessi organi di informazione dedicano poco spazio».

In effetti le cosidette ‘buone notizie’ storicamente attirano poco il lettore, ma al cospetto di persone come Bonizzi e Pasetto tutto dovrebbe essere rivisto anche a livello comunicativo.

redazione@varese7press.it

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