Autonomia regionale, Fontana: “Non esiste contrapposizione Nord e Sud”

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Il presidente della Regione Attilio Fontana

VARESE, 21 novembre 2022-Non sta né in cielo né in terra questa contrapposizione tra Nord e Sud sull’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione e quindi deve essere rispettata”. Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante il suo intervento a ‘Italia Direzione Nord – A True Event’, manifestazione arrivata alla diciassettesima edizione in corso al Palazzo delle Stelline a Milano.

“C’è stato un referendum e il popolo lombardo e veneto hanno chiesto di poter ‘attivare’ questa parte della Costituzione” ha proseguito Attilio Fontana, che ha aggiunto: “Purtroppo in Italia si cerca sempre di strumentalizzare tutto per avere un po’ di visibilità, per guadagnare qualche voto, prescindendo dal fatto che quella dell’autonomia è una scelta utile all’intero territorio nazionale. A rimetterci sono solo quelli che non vogliono amministrare bene, chi non vuole correre la sfida della responsabilità”.

In merito all’opposizione netta del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il presidente Fontana ha precisato: “Prima era d’accordo, poi ha cambiato idea. Erano state fatte delle richieste precise anche da parte sua. A lui voglio ricordare che l’autonomia, come la sta impostando il ministro Calderoli, non va a toccare l’unità del Paese o i diritti di nessuno. Permette solo alle amministrazioni che lavorano meglio di essere più efficienti e di risparmiare soldi”.

In merito alle elezioni regionali il Presidente Fontana parla del suo sfidante del centrosinistra Pierfrancesco Majorino: “Ha delle idee diametralmente opposte alle mie e cercherò di contrastarle” e a chi gli chiede di scegliere “chi buttare da una Torre” tra la sua ex vice Letizia Moratti, oggi in campo appoggiata dal Terzo Polo, e Pierfrancesco Majorino, Fontana replica: “chiuderei gli occhi e lascerei scegliere al caso”. Le sue priorità dovesse essere rieletto sono

“Proseguire nella visione di ampio respiro che stiamo cercando di avere nelle aree interne e nella riforma sanitaria, che ha bisogno di collaborazione da parte del governo centrale: ci servono garanzie e impegni per i finanziamenti e sull’ampliamento dell’organico di medici e infermieri. Alcuni nostri territori hanno una concorrenza con la Svizzera, per evitare che alcuni medici, infermieri e imprenditori superino i confini. Basterebbe che in alcune professioni ci fossero delle defiscalizzazioni”.