Il PCI contro la decisione del Ministro Salvini che ha ridotto lo sciopero dei vettori ferrovieri

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Matteo Salvini

VARESE, 3 luglio 2023-

Come riporta l’ANSA è in corso dalle 3 di questa mattina lo sciopero dei vettori ferroviari.

Terminerà alle 15 dopo che il ministro dei Trasporti, anche a seguito della posizione espressa dalla Commissione Garante degli scioperi ha ordinato il dimezzamento dello stop rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati e confermate dopo il tavolo convocato al Mit per cercare di revocare lo sciopero.

Disagi per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi e per i pendolari che si sono dovuti organizzare in altro modo.

Stazioni insolitamente deserte e binari vuoti caratterizzano queste prime ore di sciopero.

Sulla decisione del ministro Salvini si è espresso il Partito Comunista Italiano che in un articolo ribadisce come questa decisione sia:

“Un attacco ad uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione!

Non esistono mezzi termini per descrivere l’azione del Ministero Infrastrutture e Trasporti che nella figura del Ministro Salvini, ha visto tagliare di netto lo sciopero indetto dai sindacati dei trasporti ferroviari, previsto per domani e dopodomani.

Un’azione senza precedenti nella nostra Repubblica per le modalità: non essendo riuscito ad ottenere ciò che voleva durante l’incontro con i Sindacati, il Ministro ha deciso di imporre ugualmente la propria volontà, firmando un’ordinanza che impone la riduzione dello sciopero, e con esso dei diritti dei lavoratori.

Ha giustificato tale iniziativa con il pretesto di “tutelare i cittadini” dimenticandosi che le lavoratrici ed i lavoratori sono anch’essi cittadini, e tutti insieme sono vittime delle sue scelte politiche che poco o nulla tutelano realmente cittadini e lavoratori, in termini di sicurezza, infrastrutture e occupazione.

Una decisione che non lascia dubbi ai richiami del passato, quando qualcuno prima di Salvini era solito proibire gli scioperi, ma evidentemente si dimentica come finì quella storia.

Oggi come allora occorre contrastare tutto questo, occorre un grande Partito Comunista Italiano. Il PCI al fianco dei ferrovieri in lotta”.