SOMMA LOMBARDO, 5 maggio 2024-Sull’agricoltura veniamo da anni in cui la politica ha preso in giro gli operatori del settore. Di fronte alla sfida della globalizzazione non si può rispondere con meno Europa, ma si deve reagire con un’Europa capace di proteggere gli interessi del nostro Paese e al contempo di raggiungere gli obiettivi ambiziosi di transizione ambientale e di sviluppo economico.
Esponenti provinciali di Azione ne hanno parlato venerdì a Somma Lombardo insieme a Caterina Avanza, candidata al Parlamento europeo e responsabile agricoltura di Azione, le senatrici Giusy Versace e Mariastella Gelmini, l’esperta di sviluppo sostenibile, Alessia Carabelli, Giovanni Giubilini, Presidente regionale di Liberi Agricoltori Lombardia e Maurizio Morandi, della Società Agricola Antesi.
La partita politica che si gioca alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno riguarda tutti noi perché per gestire dossier complicati come quello della Politica Agricola Europea alla prova delle sfide geopolitiche e ambientali serve eleggere rappresentanti in grado di prendere posizioni in modo responsabile, ispirati da considerazioni scientifiche e dal parere dagli esperti e non guidati dal desiderio populista di soddisfare nel breve termine interessi particolari e modelli non sostenibili.
“L’agricoltura è il settore che più degli altri può vedere distrutto il lavoro di un anno a causa degli effetti del cambiamento climatico. Per questo come Azione siamo favorevoli a misure che ci portino verso una transizione ambientale per poter rispondere a questi mutamenti – ha dichiarato Caterina Avanza – Allo stesso tempo riteniamo che quanto portato avanti dalla Commissione europea in questi cinque anni sia sbagliato e fondato meramente sull’ideologia. Se la direzione verso la sostenibilità ambientale è corretta, bisogna tenere conto anche della sostenibilità economica e sociale”.
L’Italia vanta un’eccellenza agroalimentare basata sulla qualità dei prodotti e su filiere certificate. I nostri rappresentanti in Europa devono tutelare questo industriale, ma questo non può avvenire secondo una retorica sovranista e protezionistica.
“L’8 e 9 giugno dobbiamo scegliere persone competenti e preparate che possano difendere il Made in Italy non attraverso attacchi all’Europa ma con una faticosa e attenta mediazione tra gli interessi dei nostri produttori e un modello di agricoltura europea capace di fare rete e di costituire un unico attore commerciale continentale in grado di tenere testa alle altre potenze mondiali. Persone in grado di lavorare adeguatamente sui dossier che ci riguardano” – ha dichiarato la Senatrice Giusy Versace.
Oltre agli interventi politici, alla serata hanno partecipato anche alcuni rappresentanti del mondo agricolo che hanno portato all’attenzione del pubblico i bisogni e i problemi del settore. Ma non solo. Si è parlato anche di soluzioni e di agricoltura rigenerativa, grazie agli esperti presenti.
“Se vogliamo l’agricoltura in Italia dobbiamo cambiare l’approccio della politica italiana in Europa. Le proteste degli agricoltori sono dettate da problemi oggettivi ma non possiamo pensare che siano la soluzione. Occorre avere parlamentari in Europa che affrontino questo tema con competenza. L’8 e 9 giugno abbiamo il dovere di scegliere e Caterina Avanza dimostra la giusta preparazione per lavorare in Europa” – ha dichiarato la Senatrice Mariastella Gelmini a conclusione dell’evento.