“Coalizione dei Volenterosi” a sostegno dell’Ucraina: L’Italia resta fuori, ecco perché

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VARESE, 16 maggio 2025- di GIANNI BERALDO

La mancata partecipazione dell’Italia al recente vertice della “Coalizione dei Volenterosi” a Tirana, in Albania, ha suscitato diverse interpretazioni. La posizione ufficiale espressa dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è legata alla coerenza della linea italiana sul conflitto in Ucraina.

In sintesi, le ragioni principali addotte per la non partecipazione sono:

Contrarietà all’invio di truppe: L’Italia ha ribadito più volte di non essere disponibile a inviare truppe italiane sul suolo ucraino. Partecipare a un formato di discussione incentrato su obiettivi che includono potenzialmente l’invio di truppe risulterebbe, secondo questa linea, incoerente con la posizione italiana.

Focus su altri tavoli e iniziative: Il governo italiano sottolinea come l’Italia continui a sostenere l’Ucraina e a partecipare attivamente a tutti gli altri tavoli e iniziative di supporto. La mancata adesione a questa specifica “coalizione” non implica un disimpegno generale.

Priorità al cessate il fuoco e alla pace: L’Italia dichiara di insistere con determinazione per ottenere un cessate il fuoco senza condizioni e un vero accordo di pace con garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ritenendo questa la priorità.

È importante notare che, nonostante questa specifica assenza, l’Italia ha fornito e continua a fornire un significativo sostegno all’Ucraina su diversi fronti:

Aiuto militare: L’Italia ha approvato diversi pacchetti di aiuti militari, fornendo equipaggiamenti sia letali che non letali, basati sulle esigenze delle forze armate ucraine.

Supporto finanziario: Sono stati allocati ingenti fondi per iniziative a sostegno dell’Ucraina e dei paesi limitrofi.

Assistenza umanitaria: L’Italia ha fornito beni di prima necessità e supporto alle organizzazioni umanitarie attive in Ucraina.

Accoglienza rifugiati: L’Italia ha accolto un numero considerevole di ucraini in fuga dalla guerra, offrendo protezione internazionale e temporanea.

Sostegno al percorso europeo: L’Italia sostiene pienamente l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

In conclusione, la non partecipazione dell’Italia alla “Coalizione dei Volenterosi” sembra essere una scelta strategica legata alla specifica discussione sull’invio di truppe, mantenendo però un impegno complessivo nel sostegno all’Ucraina attraverso altri canali e con un focus sulla risoluzione pacifica del conflitto.

Ma spieghiamo cosa significa ‘Coalizione dei Volenterosi’-

Si tratta di un gruppo di nazioni che si sono dichiarate pronte a fornire assistenza militare, finanziaria e umanitaria all’Ucraina, spesso andando oltre l’aiuto fornito da altri paesi.

Questa coalizione, emersa con maggiore evidenza nel corso del 2025, mira a coordinare gli sforzi per rafforzare la capacità di difesa a lungo termine dell’Ucraina e a garantire la sua sicurezza futura. Le discussioni all’interno di questa coalizione si concentrano su vari aspetti, tra cui:

Fornitura di armamenti e equipaggiamento militare: Sistemi di difesa aerea, artiglieria, veicoli blindati e munizioni.

Addestramento militare: Programmi per le forze ucraine condotti da istruttori di paesi alleati.

Supporto finanziario: Aiuti economici diretti e garanzie per prestiti.

Assistenza umanitaria: Aiuto per i civili colpiti dalla guerra e per la ricostruzione.

Cooperazione nel settore della difesa: Sviluppo congiunto di tecnologie militari e rafforzamento dell’industria della difesa europea.

Vertici e incontri della “Coalizione dei Volenterosi” si sono tenuti in diverse sedi, tra cui Bruxelles (presso la sede della NATO) e, più recentemente, a Tirana, in Albania, con la partecipazione del presidente ucraino Zelensky e di leader di diversi paesi europei. L’assenza di alcuni paesi da questi incontri ha talvolta sollevato interrogativi sul livello di impegno di ciascuna nazione.