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Nessun contagiato finora in provincia di Varese. La Regione acquista migliaia di guanti e mascherine a personale ospedali lombardi

VARESE, 25 febbraio 2020- di GIANNI BERALDO-

In provincia di Varese finora nessun caso segnalato di coronavirus ma lo stato di allerta rimane alto.

Dagli operatori sanitari, alla protezione civile, agli amministratori locali fino al personale amministrativo di tutti i comparti, anch’esso chiamato in questi momenti anche un pó concitati ad un lavoro straordinario.

Insomma in campo centinaia di persone dedite a operazioni preventive utili a scongiurare un possibile contagio, tutto questo senza creare panico come in parte si é gia manifestato seppur non in ambito sanitario, come ”assaltare” i supermercati facendo incetta di scorte alimentari.

Controlli e indicazioni emanate sui singoli territori attraverso la Regione Lombardia, Ente nelle ultime ore oggetto di polemiche da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accusando di non avere messo in atto tutte le misure di sicurezza contagio all’ospedale di Codogno dove si trova ricoverato il cosidetto ‘paziente 0”, dal quale tutto é iniziato.

Ovviamente non si é fatta attendere la risposta di un piccato Governatore Attilio Fontana, che sulla questione ha fatto chiarezza imputando tali ritardi allo stesso Governo che avrebbe ritardato a emanare le indicazioni a cui attenersi.

 Una guerra di nervi oltre che di responsabilitá.

Emanuele Monti, Presidente Commissione Sanitá

Nel frattempo a oggi i contagiati in Lombardia sono saliti a 212, parte dei quali ricoverati nella varie strutture ospedaliere regionali.

Personale sanitario che, al cospetto di una emergenza simile, si é trovato spiazzato senza avere numero  sufficiente di materiale utile alla protezione personale come guanti monouso e mascherine.

«Considerato che stiamo ancora attendendo che il Governo dia l’ordine di fornire tutti gli ospedali del materiale necessario ad affrontare questa emergenza, ci siamo attivati autonomamente acquistando oltre 100mila mascherine e altro materiale sanitario da distribuire nei vari presidi sanitari». Dice Emanuele Monti presidente Commissione Sanitá della Regione Lombardia da noi interpellato, che ha inviato una lettera direttamente  al presidente Conte esternando il suo disappunto in merito alle dichiarazioni di ieri.

Monti che aggiunge come ieri sera siano stati convocati in Regione tutti i Direttori Sanitari delle Aziende Sanitarie, delle Ats e altri presidi sanitari, dettando linee guida a cui attenersi e da estendere a tutto il personale: sia esso sanitario, tecnico che amministrativo.

«Nel caso specifico parliamo di decine di migliaia di persone che operano in Lombardia.  Pensando cosa siamo riusciti a mettere in campo in soli tre giorni sembra quasi impensabile avere allestito un piano di emergenza in pochissimo tempo».

L’ospedale di Circolo Varese pronto ad accogliere eventiali contagiati

Monti che ribadisce di non creare panico «il nostro compito di buoni amministratori é quello ditenere la situazione sotto controllo ma in un clima normale,  non in un clima di ingiustificata isteria che rischia solo di portare a scelte sbagliate».

Presidente Commissione Sanitá che ricorda pure l’importante ruolo informativo che stanno svolgendo i giornalisti in questi giorni,  lavoro la cui importanza é stata sottolineata pure dal presidente Fontana durante conferenza stampa mattutina.

Nel frattempo segnaliamo dati aggiornati dal Ministero della Salute per quanto attiene la Lombardia:

Persone contagiate: 212 (6 deceduti). Rispetto al 24 febbraio, ore 18, si è verificato un incremento di 40 casi.

Province coinvolte: 101 provincia di Lodi, 39 provincia di Cremona,17 provincia di Pavia, 14 provincia di Bergamo, 3 Milano, 3 Monza Brianza,1 Sondrio, 35 casi positivi sono in fase di ospedalizzazione

direttore@varese7press.it

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