I vertici nazionali del sindacato SAPPE, in visita alla Polizia Penitenziaria di Busto Arsizio

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Rappresentanti del sindacato davanti carcere di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO, 22 ottobre 2022-Giovedí hanno fatto visita alla casa circondariale di Busto Arsizio i rappresentanti generali del Sappe Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria.
Il segretario generale Donato Capece , il segretario nazionale per la Lombardia Di Dio e il segretario regionale Alfonso Greco, accompagnati dai delegati locali Seby Mangiafico e Alessandro Gaggiano, hanno visitato l’istituto e avuto modo di parlare con gli agenti di via per Cassano. Una visita che ha messo in risalto le dotazioni DPI nelle sezioni detentive a disposizione del personale di Polizia Penitenziaria che nell’ultimo periodo sono stati preziosi per scongiurare il peggio nell’incendio appiccato nel reparto infermeria del penitenziario e successivamente del principio d’incendio per un corto circuito avvenuto nella caserma agenti.

In entrambi i casi la prontezza degli agenti con la poca esperienza hanno messo in salvo i ristretti e contenuto le fiamme fino all’arrivo dei vigili del fuoco. Il delegato provinciale Seby Mangiafico, si è soffermato con Capece e Di Dio proprio sulla questione sicurezza. La direzione ha installato i DPI in varie parti del penitenziario ma adesso è fondamentale formare gli agenti penitenziari per un corretto utilizzo. A tal proposito Capece complimentandosi per questi preziosi strumenti che in altri istituti non sono presenti,si impegnerà affinché da Roma vengano promosse campagne di formazione negli istituti penitenziari e nelle scuole di formazione.

Il segretario per la Lombardia Di Dio, unitamente al Segretario regionale Greco, hanno proposto ai delegati locali la formazione di un tavolo che si occupi di un progetto per la formazione del personale per le emergenze e corsi di formazione per l’utilizzo dei dispositivi di protezione. Alla fine della visita nei reparti detentivi, il dottor Capece ha dato informazioni sulle ultime novità da Roma.

Si pensa al futuro della Polizia Penitenziaria, che secondo indiscrezioni nel giro di poco tempo verrà impegnata all’esterno delle mura per il controllo di coloro che beneficiano delle misure alternative alla detenzione. Infine si è parlato di Taser e nuove misure di contenimento, con allo studio la formazione di unità speciali che entreranno in azione in caso di disordini negli istituti penitenziari. Inoltre è previsto l’arruolamento di nuovi agenti, oltre ai concorsi in atto per vice-ispettori.