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Lago Maggiore inquinato in quattro punti: si salva il lido comunale di Germignaga

VARESE, 7 luglio 2023-Ben quattro punti su cinque risultano essere “inquinati” o “fortemente inquinati”. Solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge, precisamente il canale presso la spiaggia del lido comunale a Germignaga (VA). Questo è il resoconto dei campionamenti condotti sulla sponda lombarda del Lago Maggiore dal team di tecnici e volontari della Goletta dei Laghi 2023, la campagna estiva di Legambiente per la tutela delle acque dei bacini lacustri italiani. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.

“I risultati ottenuti rispecchiano quelli dello scorso anno e confermano le criticità più vote messe in evidenza. Dal 2013, infatti, i punti monitorati dalla Goletta dei Laghi spesso presentano concentrazioni di inquinanti di origine fecale che superano ampiamente i limiti stabiliti dalla normativa”, dichiara Elisa Scocchera, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. “È importante sottolineare che il nostro obiettivo non è assegnare la balneabilità o assegnare bandiere nere, bensì evidenziare i punti potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini e delle cittadine e per l’ambiente in generale. Auspichiamo che vengano avviate indagini approfondite per identificare le cause di questi superamenti dei limiti e prendere le misure necessarie per affrontare la situazione”.

“Lo scorso anno ci siamo chiesti se la siccità avesse causato un aumento della concentrazione di inquinanti alle foci dei torrenti che sfociano nel lago Maggiore”, dichiara Valentina Minazzi, vicepresidente di Legambiente Lombardia. “Tuttavia, quest’anno i risultati non sono stati differenti. Ad eccezione del prelievo di Luino, che presenta un lieve miglioramento, tutti gli altri punti critici individuati negli anni rimangono fortemente inquinati. Come sempre, sottolineiamo l’urgenza di affrontare la situazione anche in questi casi limite, che rappresentano un segnale della lunga strada che ancora dobbiamo percorrere. D’altra parte, ci sono stati sforzi concentrati da parte di diversi attori per ripulire le acque inquinate, ad esempio nel caso del lago di Varese che è tornato balneabile. Tuttavia, sembra che i risultati siano stati perseguiti non per migliorare le condizioni ambientali e la qualità della vita dei cittadini, ma piuttosto per creare un modello di fruizione balneare che non rispetta le vocazioni del territorio. Si tratta di un turismo stagionale e concentrato che, come dimostrato in altri territori, non si configura come un modello lungimirante e può portare più problemi che opportunità”.

I risultati delle analisi microbiologiche effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi sono stati resi noti questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso la Tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese. Hanno partecipato Valentina Minazzi, vicepresidente Legambiente Lombardia; Christian Aletti, Legambiente Lomabardia; Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente, Dino De Simone, Comune di Varese.

Nel pomeriggio alle ore 16.00, è prevista un’attività di Beach Litter presso il Lago di Varese, in località Schiranna a Varese, nell’ambito del roadshow promosso dal progetto Blue Lakes, che coinvolge attivamente i cittadini. I circoli e i volontari si impegnano come ambasciatori del progetto, promuovendo iniziative di pulizia delle spiagge come momenti utili per informare e sensibilizzare sulla problematica dell’inquinamento delle acque causato dalla presenza di plastica e microplastiche.

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