Salviamo Parco Bassini di Milano, la denuncia dell’attivista Adriana Berra: “Un futuro di cemento”

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MILANO, 8 settembre 2023-Mercoledì 6 settembre in mattinata nel quartiere Rubattino comparivano alcuni grandi cartelli stradali gialli, che annunciavano la chiusura al traffico di viale delle Rimembranze di Lambrate dal sottopasso ferroviario fino alla rotatoria dall’11/9 al 10/11/2023, per lavori in corso. Contemporaneamente, file interminabili di cartelli di divieto di sosta con la stessa durata bimestrale spuntavano lungo il viale delle Rimembranze e la sua rotonda e le circostanti vie Saccardo, Rodano, Monte Titano, Muzio Scevola, Pini e Bertolazzi.

In assenza di informazioni (zero in rete e zeroaltrove, ad esempio sulla web-page del Municipio 3) che chiarissero la situazione, la pagina “Lambrate-Rubattino Riparte” gestita dall’attivista lambratese Adriana Berra prontamente rilanciava nei gruppi Facebook di Lambrate e Città Studi le foto dei cartelli e dei segni comparsi sull’asfalto del viale Rimembranze. Segni che lasciavano intuire un tracciato per il rifacimento della sede tranviaria. Sotto al post spuntavano molti commenti dei residenti furiosi per la scelta di avviare proprio alla ripresa delle scuole e delle altre attività dei lavori stradali così impattanti, oltretutto su un asse viario super-trafficato– viale Rimembranze-via Bassini – la cui chiusura manderà in tilt la già congestionata viabilità del quartiere.

Mentre l’ipotesi del rifacimento della sede tranviaria veniva confermata da uno scarno volantino di ATM reperito da un residente e postato su Facebook, il Municipio 3 – di solito molto attivo nella comunicazione sul social –restava in silenzio. Alcuni residenti esortavano gli altri a scrivere per protestare direttamente all’Assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi. Altri si scatenavano nella caccia alle informazioni sulle deviazioni dei tracciati dei mezzi di superficie (33, 39, 54, 924) che normalmente collegano Rubattino alla metro di Lambrate, a Città Studi e al centro città, transitando tutti attraverso il varco di via Bassini, che dall11/9 però sarà chiuso.

Giovedì 7, mentre la pagina “Lambrate-Rubattino Riparte” ipotizzava che i divieti di sosta lungo le vie intorno a viale Rimembranze servissero a creare percorsi alternativi per i mezzi di superficie, un residente postava lo screenshotdi una informativa comparsa brevemente sulla app ATM da cui si evinceva la effettiva deviazione delle linee 39, 54 e 924 lungo le vie Pini e Rombon, mentre il capolinea del tram 33 risultava spostato in piazza Bottini. Una residente riferiva però di aver telefonato alla ATM e appreso che le informazioni definitive sulle deviazioni dei mezzi sarebbero state online entro 48 ore.

Le informazioni di ATM, quindi, dovrebbero essere online entro sabato 9. “E’ facile però immaginare che lunedì 11 il quartiere Lambrate-Rubattino si sveglierà nel caos di automobili e persone che cercano di orientarsi per raggiungere scuole, uffici, ambulatori, luoghi dove devono arrivare senza tardare”, osserva Adriana Berra,ricordando anche che i residenti del quartiere si stanno ancora adattando ai tagli di due mezzi di superficie, la 54 e la 75, linee che a luglio sono state “riorganizzate”, senza preavviso, per spingere i cittadini ad utilizzare la M4, che deve rientrare di un pesante “rosso” economico. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende”, continua Adriana Berra: “questi lavori che partono proprio ai primi di settembre bloccando gli accessi del quartiere Rubattino alla metro verde di Lambrate, potrebbero ben avere l’effetto di spingere i residenti verso le fermate della M4 di Forlanini ed Argonne, un percorso che comunque non sarà agevole, perché il traffico che normalmente passa nel varco Rimembranze-Bassini si riposizionerà sul cavalcavia Buccari e il varco dell’Ortica”.

“Mi preoccupa che i residenti a Lambrate-Rubattino, a causa di questi lavori programmati nei mesi sbagliati, si possano ritrovare dentro un traffico letteralmente da delirio”, spiega Adriana Berra. “Questa situazione infatti aggraverà la congestione che da anni caratterizza la viabilità intorno ai varchi della ferrovia di Lambrate, insufficienti a smaltire il passaggio del traffico proveniente dall’hinterland ma in costante crescita anche localmente per via della forte urbanizzazione in atto in quartiere. Recentemente con alcuni tecnici che collaborano con ‘Lambrate-Rubattino Riparte’ abbiamo calcolato che oltre la ferrovia di Lambrate sono recentemente state costruite e si stanno per costruire un totale di oltre 2000 nuove unità abitative dotate di box, che porteranno in quartiere altrettante auto e nuove famiglie (la stima dei nuovi residenti è 6400). Gli immobiliaristi acquistano a poco prezzo e ‘ringenerano’ aree dismesse costruendoci sopra decine di quartieri residenziali venduti a prezzi al mq molto elevati. Per loro è un grande business. Continuando di questo passo, però, noi residenti ci ritroveremo a vivere in un agglomerato di cemento e traffico. Per questo motivo ho lanciato, già da tempo, una petizione che chiede al sindaco Sala uno studio di fattibilità per l’apertura di un quarto varco nella ferrovia e, contemporaneamente, lo stop alle nuove edificazioni”.

La petizione ha superato le 1200 firme ed è consultabile a questo link: Petizione · Sindaco, vogliamo un varco! Tra Lambrate e Città Studi serve un nuovo collegamento · Change.org