Palazzo Lombardia, il Belvedere intitolato a Silvio Berlusconi

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Paolo Berlusconi durante inaugurazione

MILANO, 29 settembre 2023 – “Silvio Berlusconi è stato un grande lombardo e l’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia, nel giorno del suo compleanno, è il grazie dei lombardi al suo impegno e alla sua attività nelle istituzioni”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani questa mattina in occasione dell’intonazione del Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia a Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno.

Carismatico, pieno di energia e di talenti, Silvio Berlusconi ha segnato la vita politica e sociale del nostro Paese degli ultimi trent’anni – ha sottolineato Federico Romani -. Ha vissuto sempre nel presente, immaginando il futuro. Questo è ciò che distingue un politico da uno statista: la sua visione e la sua capacità di innovare. Ha rappresentato con passione, coraggio ed energia un punto di riferimento per il nostro Paese, anche attraverso le numerose crisi che abbiamo dovuto affrontare in questi anni. La sua visione politica e le sue intuizioni hanno consentito all’Italia di giocare un ruolo da protagonista nello scacchiere internazionale. Con la sua ‘discesa in campo’ seppe dare una nuova prospettiva al Paese. E lo fece mantenendo sempre una forte vocazione popolare e un contatto diretto, senza intermediazioni, con gli italiani”.

Il Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, è stato intitolato a Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno: nato a Milano il 29 settembre 1936, oggi avrebbe compiuto 87 anni.

Polemiche per questa titolazione arrivano da Nicola Di Marco (Capogruppo M5S Lombardia): «L’immagine di un gruppo di potere che celebra al piano più alto del Palazzo, la memoria di colui che per decenni è stato fra gli uomini più potenti d’Italia, restituisce il ritratto perfetto della distanza che esiste fra centrodestra e realtà. Arroccati in cima alla torre a celebrare quel sistema che quotidianamente lavorano per mantenere, segnano ancora una volta la distanza siderale fra loro e i cittadini, fra loro e i problemi reali. Problemi che restano irrisolti da una maggioranza che in sei mesi in Consiglio regionale non è stata capace di portare una proposta di legge, ma che potrà essere ricordata esclusivamente per l’autocelebrazione di sé stessa».