Giornata Mondiale delle Api: LifeGate celebra 10 anni di “Bee my Future” proteggendo 13 milioni di impollinatori

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VARESE, 19 maggio 2025-Domani, 20 maggio, si celebra la Giornata mondiale delle api, un’occasione fondamentale per ribadire l’importanza vitale di questi instancabili impollinatori per la nostra stessa sopravvivenza. Secondo la FAO, da loro dipende circa il 75% delle colture alimentari mondiali che consumiamo quotidianamente.

Quest’anno, questa importante data coincide con un significativo traguardo: il decimo compleanno di Bee my Future, l’innovativo progetto di LifeGate nato con l’obiettivo di creare un “modello di accoglienza gentile” per le api in contesti urbani e periurbani. L’iniziativa contribuisce attivamente alla tutela di questi preziosi insetti grazie a una rete di esperti apicoltori che seguono rigorosi disciplinari del biologico, garantendo ulteriormente la loro salute.

In questi dieci anni di attività, Bee my Future ha contribuito a proteggere ben 13 milioni di api. Grazie a un sofisticato sistema di biomonitoraggio non invasivo, installato su un’arnia centrale dell’apiario, LifeGate è in grado di monitorare una serie di cruciali parametri ambientali per valutare lo stato di salute delle famiglie di api e dell’ambiente circostante. Tra questi parametri spicca il conta voli, che nelle giornate di maggiore attività registra un impressionante numero di oltre 100mila voli quotidiani. Considerando il raggio di volo delle api di circa 3 chilometri, in un solo giorno questi piccoli insetti possono percorrere una distanza equivalente a oltre 8 volte la circonferenza media della Terra.

Api in città: un rifugio sicuro inaspettato

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la città si sta rivelando un luogo sempre più sicuro e protetto per le api. L’ambiente urbano offre un riparo dai pesticidi chimici di sintesi ampiamente utilizzati nelle campagne. Inoltre, le città tendono ad essere più calde e meno esposte alle intemperie rispetto alle aree montane e rurali. In alcuni contesti urbani, si riscontra persino una maggiore varietà e durata delle fioriture, riducendo i rischi legati al maltempo per le api. Pertanto, la presenza di api in città non è una semplice moda passeggera, ma una tendenza in crescita a livello globale, con gli apiari urbani che diventano una realtà sempre più diffusa.

Proteggere anche le api selvatiche: un impegno per la biodiversità

Dal 2021, Bee my Future ha ampliato il suo raggio d’azione per includere anche le api solitarie, con un’attenzione particolare alle osmie, una varietà italiana di ape selvatica che, pur non producendo miele, svolge un ruolo cruciale nell’impollinazione, con un’efficacia superiore al 90% di fecondazione dei fiori visitati. Queste api gentili, meno conosciute rispetto alle loro “cugine” produttrici di miele, operano in un raggio di poche decine di metri dal nido e hanno un periodo di attività limitato, ma il loro contributo è insostituibile per la salvaguardia della biodiversità. Per offrire loro un rifugio sicuro, Bee my Future ha posizionato in diverse regioni italiane centinaia di bee hotel, realizzati dalla Cooperativa sociale Il Germoglio, una realtà senza scopo di lucro impegnata nella diffusione della cultura dell’inclusione, valorizzando le differenze individuali.

Dove “lavorano” le nostre preziose operaie?

Attualmente, Bee my Future gestisce tre apiari strategici nell’Area Metropolitana di Milano, affidati all’esperto apicoltore Marco Zucchetti, membro dell’Associazione dei Produttori Apistici della provincia di Milano (APAM), anch’essa partner del progetto. Gli apiari sono situati nei comuni di Gorgonzola, Cernusco sul Naviglio e Bussero. Inoltre, LifeGate ha distribuito oltre 300 bee hotel in diverse regioni e comuni italiani, creando habitat favorevoli all’insediamento di impollinatori selvatici all’interno di parchi, cascine e aree verdi urbane.