MILANO, 9 giugno 2025-La sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni economica, ambientale e sociale, rappresenta una sfida globale cruciale. Assolombarda la pone al centro delle proprie priorità, riconoscendo il ruolo fondamentale del tessuto economico lombardo nel promuovere uno sviluppo equilibrato e responsabile. Per approfondire questa complessa dinamica, il Centro Studi di Assolombarda ha condotto una ricerca multidimensionale, confrontando il grado di sostenibilità dell’ecosistema lombardo con quello di altre regioni leader in Europa: Baden-Württemberg (Germania), Catalogna (Spagna), Alvernia-Rodano-Alpi (Francia) e Baviera (Germania). L’analisi ha incluso anche i rating ESG di agenzie specializzate come Moody’s, Refinitiv e Sustainalytics, per valutare l’impatto ambientale, la responsabilità sociale e la governance delle imprese.
In termini di sostenibilità economica, la Lombardia si conferma ai vertici per ricchezza generata, produttività e proiezione internazionale. Negli ultimi dieci anni (2015-2024), la crescita economica della regione (+12,3% del PIL reale) è stata superata solo dalla Catalogna. Nel 2023, il PIL pro-capite a parità di potere d’acquisto ha visto la Lombardia in seconda posizione, sostanzialmente allineata con le regioni tedesche. Anche l’export riflette questa dinamica, con una crescita del 47,2% tra il 2015 e il 2024, seconda solo alla Catalogna.
Il mercato del lavoro presenta segnali più variegati: un tasso di disoccupazione ai minimi storici si scontra con un bacino di forza lavoro già ristretto e destinato a calare ulteriormente per fattori demografici. Entro il 2100, si prevede una perdita di circa un milione di potenziali lavoratori in Lombardia, il calo maggiore tra le regioni analizzate.
Preoccupa, invece, il divario con le regioni tedesche in termini di ricerca e sviluppo, investimenti e innovazione. Nel 2022, la spesa pro-capite in R&S in Lombardia (539 euro, pari all’1,17% del PIL) è stata la più bassa tra i benchmark, evidenziando miglioramenti marginali rispetto al 2015. Più positiva l’evoluzione degli investimenti fissi lordi, cresciuti del 58,9% tra il 2015 e il 2022.
La Lombardia ha compiuto significativi progressi nella lotta al cambiamento climatico. Dal 2015, ha ridotto i consumi finali di energia più delle altre regioni benchmark (-9,7% al 2022) e le emissioni di gas serra sono diminuite del 5,6% tra il 2015 e il 2022 (con l’industria a -21,8%), un dato superiore a Baden-Württemberg, Catalogna e Baviera. Tuttavia, le emissioni pro-capite rimangono più elevate rispetto alle altre regioni (6,8 tonnellate equivalenti di CO2 per abitante nel 2022).
L’economia circolare è un punto di forza: la Lombardia primeggia nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani, raggiungendo il 73,9% nel 2023, nettamente superiore a tutte le regioni benchmark, comprese quelle tedesche. Anche la qualità dell’acqua è buona, con la concentrazione media di nitrato nelle acque sotterranee più bassa tra i territori analizzati.
Permangono criticità sulla biodiversità, con solo il 5,9% dei terreni coltivabili dedicati all’agricoltura biologica, e sulla qualità dell’aria. Nonostante alcuni miglioramenti, i livelli di inquinamento, specialmente del particolato, restano molto elevati, con una riduzione inferiore a quella degli altri benchmark tra il 2015 e il 2024.
Sul fronte sociale, la Lombardia spicca per la più bassa percentuale di persone a rischio povertà o esclusione sociale (14,1% nel 2024) e un tasso di disoccupazione di lungo periodo prossimo a quello delle regioni tedesche. L’aspettativa di vita alla nascita ha raggiunto un record storico nel 2023 (84,3 anni), e la regione si posiziona al secondo posto per minor mortalità infantile.
Nell’istruzione, si registra una netta riduzione del tasso di abbandono scolastico (7,7% nel 2024). Permane, però, un forte divario nella quota di laureati: solo il 35,2% della popolazione tra 25 e 34 anni ha un’istruzione terziaria, significativamente inferiore alle regioni tedesche e ancor più a Catalogna e Alvernia-Rodano-Alpi.
Riguardo ai giovani, disoccupazione giovanile e NEET sono diminuiti, ma le prospettive demografiche penalizzano questa fascia d’età. La quota di popolazione lombarda tra 0 e 19 anni è la più bassa tra i benchmark (17,5% nel 2024), e l’età mediana della popolazione è la più alta (48,2 anni a fine 2024). Infine, persiste un gap di genere del 13,8% nel tasso di attività tra uomini e donne.
Analizzando i rating ESG (Moody’s, Refinitiv e Sustainalytics), le imprese lombarde si posizionano al secondo posto tra i benchmark per sostenibilità, con performance particolarmente positive in ambito sociale e di governance. La Catalogna è al primo posto (62,9 su 100), seguita dalla Lombardia (57,8) e Alvernia-Rodano-Alpi (56,6). Le regioni tedesche, invece, mostrano punteggi inferiori.
Le imprese lombarde eccellono nel pilastro della governance, con punteggi elevati in indicatori come governance aziendale, comportamento aziendale, diritti umani e risorse umane. Tuttavia, gli score ESG risultano inferiori per le imprese non quotate, di piccole dimensioni e non finanziarie, indicando che, sebbene la direzione sia tracciata, c’è ancora un percorso significativo da affrontare.
“La nascita di un nuovo ‘osservatorio’ sulla sostenibilità conferma l’impegno assunto dall’Associazione teso a promuovere, nel nostro territorio, un’economia sempre più capace di bilanciare le necessarie aspirazioni di sviluppo e di crescita con la responsabilità verso la società e l’ambiente,” ha dichiarato Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda. Ha sottolineato come il contesto attuale, con le transizioni green e digitali, sia il momento opportuno per accelerare questo cambiamento. “Essere più ‘sostenibili’ è, oggi, la sfida più grande del nostro tempo e, consapevoli del nostro ruolo, siamo al fianco delle aziende per aiutarle a integrare sempre di più i principi ESG nella loro governance e promuovere una cultura della sostenibilità indirizzata a favorire il benessere delle persone e delle comunità,” ha concluso Scarabelli, ribadendo l’impegno di Assolombarda a estendere questa sfida anche alle piccole imprese, come testimoniato dal “Manifesto di Sostenibilità” dell’associazione.