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Più soldi in busta paga per gli insegnanti lombardi della Formazione Professionale

 VARESE, 17 agosto 2023-Il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per gli insegnanti che operano nella Formazione Professionale è scaduto nel 2013 – lo ha ricordato Suor Manuela Robazza presidente del Ciofs – FP (Salesiane),esprimendo preoccupazione – ma in Lombardia si sta intervenendo sul tema in base all’accordo siglato a fine giugno dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi e nel luglio scorso con tutti i sindacati della scuola e gli Enti direttamente coinvolti che si occupano di formazione professionale.

In particolare, il Protocollo che per la prima volta è stato sottoscritto e condiviso da tutte le sigle sindacali il 28 giugno ed è stato subito recepito nella delibera approvata dalla Giunta regionale il 3 luglio scorso, prevede il finanziamento dell’offerta formativa della IeFP per l’anno 2023-24 per complessivi 340 milioni di euro, con un aumento della dote di circa 100 euro ad allievo.

In pratica, “A fronte di un aumento della Dote per ogni ragazzo nel nostro percorso di formazione – precisa l’assessore Tironi – gli Enti si sono impegnati a destinare una parte significativa delle risorse per incrementare gli stipendi degli insegnanti e del comparto non docente”.

“La qualità della nostra offerta formativa – sottolinea – è direttamente connessa alla professionalità, motivazione e qualità degli insegnanti nei nostri percorsi”.

“Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale di Regione Lombardia – commenta l’assessore Tironi – si conferma di assoluta eccellenza: conta circa 52.000 ragazzi iscritti presso gli enti accreditati lombardi e oltre 8.000 che frequentano Istituti professionali statali in sussidiarietà, quindi rappresentiamo oltre 1/3 del totale nazionale. Siamo consapevoli che la Lombardia abbia una precisa responsabilità ed uno straordinario interesse a vedere pienamente salvaguardato questo sistema formativo”.

“La validità del nostro sistema IeFP, nella sua azione formativa e nella transizione nel mercato del lavoro – prosegue – è dimostrata dai dati di placement post qualifica e diploma professionale”.

“La forza del sistema di Istruzione e Formazione professionale – spiega Tironi – risiede innanzitutto nel suo approccio didattico esperienziale e laboratoriale, con la persona al centro. Ciò richiede flessibilità e adattabilità che solo un Contratto Nazionale di Lavoro specifico può assicurare. La passione del corpo docente degli enti accreditati all’Istruzione e Formazione Professionale merita di essere valorizzata con previsioni specifiche e distintive anche rispetto agli insegnanti della scuola statale”.

“Condivido pienamente – ha detto ancora Tironi – il richiamo e le posizioni espresse dalla presidente nazionale delle salesiane del CIOFS, suor Manuela Robazza, e la dichiarazione del sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon, quando afferma quanto sia grave che una platea di insegnanti così vasta non possa vedersi rinnovato il contratto di lavoro, considerato l’importante ruolo educativo e formativo determinante per i nostri giovani”.

“Regione Lombardia – ha chiosato l’assessore Tironi – è pronta a fare la sua parte anche in questo campo: per questo abbiamo deciso, in piena sintonia con il presidente Attilio Fontana, da sempre sensibile al tema della Formazione e alla valorizzazione dei talenti dei giovani, di investire risorse proprie e straordinarie per sostenere un mondo che oggi più di ieri e sempre di più sarà centrale e ricopre una importanza fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi e delle nostre imprese”.

L’assessore ribadisce anche l’impegno a “portare avanti queste istanze ed esigenze, insieme ai colleghi delle altre Regioni, sapendo già quanto i ministri Valditara e Calderone siano sensibili e attenti verso questo importante segmento del sistema educativo nazionale ma attualmente la Lombardia resta l’unica regione d’Italia ad aver intrapreso una iniziativa di questa portata”.

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