Centro Arcobaleno: un faro per la comunità LGBTQIA+ di Varese, tra crescita e silenzi istituzionali

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VARESE, 16 maggio 2025-In occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, che ricorre il 17 maggio, Arcigay Varese presenta un bilancio significativo dell’attività del suo Centro Arcobaleno, il servizio antidiscriminazione LGBTQIA+ attivo sul territorio dal maggio 2022. I numeri parlano chiaro: negli ultimi dodici mesi, il Centro ha gestito oltre 400 contatti, erogato 146 colloqui di accoglienza, preso in carico 137 persone e realizzato ben 253 incontri individuali.

Questi dati testimoniano una crescita esponenziale rispetto al primo anno e mezzo di attività, durante il quale erano state supportate circa 200 persone. Il Centro Arcobaleno si conferma così un punto di riferimento cruciale per il benessere e la tutela della comunità LGBTQIA+ locale.

Un dato particolarmente rilevante emerge dalle richieste di supporto: gran parte provengono da persone trans e non binarie, spesso alle prese con l’isolamento sociale, il rifiuto familiare e la discriminazione in ambito lavorativo. Per molte di queste persone, il Centro rappresenta l’unico spazio sicuro e accogliente in cui poter trovare ascolto e comprensione. Proprio per contrastare il senso di solitudine, è stato attivato un gruppo di socialità protetto, che offre un sostegno informale prezioso. La qualità del servizio offerto è confermata dall’alto tasso di soddisfazione espresso dalle persone seguite: ben il 94% si dichiara soddisfatto dell’ascolto e del supporto ricevuto.

“Il Centro Arcobaleno è oggi più che mai uno spazio necessario,” sottolinea Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese. “Non possiamo permetterci che le persone LGBTQIA+ vengano lasciate sole. L’ascolto, la cura e la competenza devono essere garantiti sempre, non solo nei momenti di emergenza.” Il Centro è facilmente contattabile tramite WhatsApp al numero 0332 182 8050 e attraverso il sito web www.centroarcobaleno.org.

Formazione e prevenzione: un impegno sul territorio

Parallelamente all’attività di supporto individuale, Arcigay Varese è attivamente impegnata nella formazione e nella prevenzione contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Sono stati avviati percorsi di confronto con gli Enti locali delle province di Varese e Como, raggiungendo circa 300 persone tra studenti, insegnanti, personale scolastico e genitori attraverso interventi educativi mirati a contrastare il bullismo e le discriminazioni.

Un risultato tangibile di questo impegno è stata l’adesione della Provincia di Varese alla rete READY, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni impegnate sui temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Un traguardo importante, che rende Varese la prima provincia lombarda ad aderire, segnando un’apertura significativa al dialogo e alla collaborazione.

Varese Pride: un silenzio assordante

Se sul fronte della formazione e della sensibilizzazione si registrano passi avanti, il panorama relativo al Varese Pride appare meno incoraggiante. Arcigay Varese ha richiesto il patrocinio a tutti i 136 Comuni della Provincia: solo 9 hanno risposto positivamente, 2 hanno negato il supporto e ben 125 Comuni non hanno fornito alcuna risposta. Un silenzio che pesa come un macigno: non prendere posizione non è mai neutrale, soprattutto quando si tratta di diritti civili. Questa mancanza di riscontro rischia di alimentare la marginalizzazione della comunità LGBTQIA+ sul territorio.

Un contesto nazionale preoccupante

L’impegno del Centro Arcobaleno e dei progetti di Arcigay Varese si inserisce in un quadro nazionale tutt’altro che roseo. La Rainbow Map 2025 di ILGA-Europe colloca l’Italia al 35º posto su 49 paesi europei per rispetto e piena uguaglianza dei diritti LGBTQIA+, con un punteggio di appena 24,41%. Questo dato evidenzia una stagnazione preoccupante nelle politiche di tutela e posiziona l’Italia tra gli ultimi paesi dell’Unione Europea in termini di uguaglianza e protezione legale.

In questa cornice di inerzia istituzionale a livello centrale, il ruolo delle associazioni e dei progetti territoriali come il Centro Arcobaleno diviene ancora più cruciale per colmare un vuoto che le istituzioni non riescono a sanare.

Le prossime azioni: una spinta verso l’inclusione

Per il prossimo trimestre, Arcigay Varese ha in programma il lancio di una campagna pubblica contro le discriminazioni, rivolta sia alla cittadinanza che alle istituzioni. Parallelamente, verranno prodotti un vademecum di buone pratiche destinato ai Comuni e un report interprovinciale sui diritti LGBTQIA+ nelle province di Varese e Como.

Queste iniziative mirano a rafforzare il dialogo con le amministrazioni locali e a fornire strumenti concreti per promuovere politiche più inclusive, in un contesto in cui le persone LGBTQIA+ continuano a incontrare significative barriere nel pieno esercizio dei propri diritti. Il lavoro del Centro Arcobaleno e l’impegno di Arcigay Varese rappresentano un segnale di speranza e un motore di cambiamento necessario per costruire una società più equa e rispettosa per tutti.