“Il tuo plagio è come un rock”: A Varese Aldo Pedron ha raccontato aneddoti e storie inedite tra note e controversie

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Aldo Pedron

VARESE, 29 maggio 2025- di GIANNI BERALDO

Nonostante l’orario un po’ penalizzante e altri eventi concomitanti in città, in sala non vi era il pubblico delle grandi occasioni.

Ma poco importa, perchè l’incontro organizzato questa sera presso la sala Morselli nella Biblioteca civica di Varese, è risultato davvero interessante.

Stiamo parlando della presentazione del libro ‘Il tuo plagio è come un rock: Quando le note si somigliano tra imitazioni, citazioni e omaggi alla musica’, di Aldo Pedron (presente all’incontro insieme ad Angelo De Negri, tra i fondatori della rivista Matt 2020), scritto con la collaborazione di Federico Pieri e Daniele Sgherri.

Si tratta di un’opera che esplora in modo approfondito e spesso divertente il delicato confine tra ispirazione, citazione, omaggio e vero e proprio plagio nel mondo della musica. Tutti noi abbiamo avuto l’esperienza di ascoltare una canzone e pensare: “Ma questa l’ho già sentita!”. Questo libro si propone proprio di svelare quelle somiglianze, volute o meno, che spesso passano inosservate o che, al contrario, scatenano dibattiti e contese legali.

Grazie alla ben nota cultura musicale di Pedron la presentazione è stato un piacevole viaggio tra vari aneddoti che hanno costellato anni in cui in Italia la musica stava sdoganando un altro modo di percepire i cambiamenti della società ancora in divenire.

Parlare di Pedron, della cui carriera di giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico non basterebbero paginate descrittive visto il notevolissimo background.

Basti pensare che è stato tra i fondatori di importanti riviste musicali come “Il Mucchio Selvaggio” e “Buscadero”. Ha inoltre scritto per le maggiori testate musicali italiane, pubblicato decine di libri, oltre a essere considerato uno dei massimi esperti in Italia di musica della tradizione americana.

Insomma si andava sul sicuro anche in questo caso, dove l’enciclopedico Aldo ci ha regalato numerose perle tratte dal libro.

“Molti dei pezzi citati nel libro (dalla grafica accattivante con grandi e inedite foto a colori degli artisti e vari album, soprattutto 45 giri) sono canzoni interpretati da artisti italiani copiando testi e musica da hit internazionali. Tutto questo senza mia citare l’autore originale. E questo è plagio”, spiega Pedron con la consueta passione e loquacità che lo contraddistingue da mezzo secolo.

Tra i casi più eclatanti, raccontati nel libro e ribadito durante l’incontro, quello della traduzione di The House The Rising Sun, brano portato al successo da Eric Burdon, tradotto poi in italiano La Casa del Sole con testi rifatti da Mogol e da un altro autore: da qui il contenzioso quasi comico se non fosse che si parla, anche in questo caso, di plagio.

Oppure il clamoroso e recente caso che vedeva protagonista addirittura Michael Jackson e Albano, con quest’ultimo che aveva contestato alla star planetaria il plagio della sua canzone I cigni di Balaka. Albano sosteneva che la melodia di Will You Be There di Jackson fosse identica o molto simile a quella del suo brano. La questione è stata oggetto di un dibattito legale, ma alla fine la sentenza non ha accertato il plagio.

Insomma in questo libro non si tratta solo di una carrellata di esempi, ma di un’analisi più ampia su come il concetto di plagio si sia evoluto nel tempo e su quanto sia labile il confine tra creatività e copiatura.

redazione@varese7press.it