VARESE, 29 maggio 2025-Assicurare la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio immobiliare è una priorità per ogni amministrazione comunale.
Ma cosa succede quando immobili abbandonati, anche in aree sensibili come quelle vicine alle scuole, diventano rifugio per persone senza fissa dimora?
E come si affrontano queste situazioni alla luce delle nuove normative?
Il Presidente degli Amici della Terra, Arturo Bortoluzzi, ha sollevato queste e altre questioni cruciali in una recente lettera indirizzata al Comune, interrogandosi sulle implicazioni del nuovo decreto sicurezza e del reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (art. 634-bis c.p.).
Di seguito, il testo integrale della lettera inviata al Comune:
Egregi Signori,
abbiamo mandato in passato lettere per chiedere al Comune di effettuare interventi per poter mettere in sicurezza immobili, anche in zone sensibili della città (es. vicinanza alle scuole), dove trovano rifugio persone senza fissa dimora. Ora domandiamo, a seguito del nuovo decreto sicurezza che prevede la nascita del il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (art. 634-bis c.p.), punito con fino a 7 anni di reclusione. Prevista la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre il rilascio immediato dell’immobile occupato, anche senza mandato del giudice, in caso di occupazioni illegittime, in quali tempi è prevedibile la soluzione di situazioni tali nella città. Ci interessa sapere come possano essere trovati tutti i soldi per poter fare gli interventi di sgombero. Questi saranno interamente sostenuti dallo Stato ovvero sono prevedibili a carico del Comune? Questo decreto sussiste anche in caso di immobile fatiscente? In attesa di un vostro cortese riscontro porgiamo distinti saluti.
Il Presidente Amici della terra
Arturo Bortoluzzi