Cinema: addio a Mirko Locatelli, fra i suoi primi film “Il primo giorno d’inverno” e “I corpi estranei”

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Mirko Locatelli

MILANO, 1 giugno 2025 – Mirko Locatelli, regista nato a Milano il 22 ottobre 1974 è venuto a mancare ieri a Casorzo Monferrato (Asti) dopo una breve malattia. Si spegne una figura eclettica e instancabile, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano, distinguendosi per la sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e profondità.

Abitava in Piemonte, nell’astigiano, in questo ultimo periodo della sua vita, dove aveva creato una vera e propria factory (attori e registi lo andavano a trovare e per lavoro e per piacere) e lì stava per girare il suo prossimo film. In seguito a un incidente stradale in adolescenza diviene tetraplegico. Svolge studi umanistici presso l’Università degli Studi di Milano e inizia presto a dedicarsi al giornalismo (scrive per Vivimilano del Corriere della Sera) e dal 2002 inizia a dedicarsi al cinema con un’attenzione particolare per i temi legati alla disabilità e all’adolescenza. Fondatore, insieme alla sceneggiatrice Giuditta Tarantelli e compagna di vita, della casa di produzione cinematografica Officina Film.

Nel 2008 realizza il suo primo lungometraggio, “Il primo giorno d’inverno”, presentato in concorso nella sezione Orizzonti della 65ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2013 fonda Strani Film e produce “I corpi estranei”, scritto e prodotto con Giuditta Tarantelli, con l’attore protagonista Filippo Timi. Il suo terzo film, “Isabelle” con Ariane Ascaride protagonista, viene presentato nel 2018 in anteprima mondiale al Montreal World Film Festival, dove ottiene il premio per la Miglior Sceneggiatura. Nel 2022 realizza “La memoria del mondo” con Fabrizio Falco nel ruolo di protagonista, presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival 2022, nella sezione Nuovi Mondi.

Mirko Locatelli ha intrapreso un percorso di vita e professionale segnato da straordinaria resilienza e passione. Lascia un’eredità artistica ricca di sensibilità e coraggio, un esempio di come la passione e la creatività possano superare ogni ostacolo. La sua opera continuerà a ispirare le nuove generazioni di cineasti e a portare avanti un messaggio di inclusione e profondità umana.