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Premio ”Ecologia cittá di Varese” al poeta Franco Arminio

VARESE, 13 maggio 2021-Torna il Premio “Ecologia città di Varese” con l’assegnazione, sabato 15 maggio, del titolo che non è stato possibile consegnare nel 2020. A ricevere il prestigioso premio, intitolato alla memoria di Salvatore Furia, sarà il poeta Franco Arminio.

La cerimonia si svolgerà in formula ristretta, e solo su invito, nel Salone Estense alle ore 18 ma verrà trasmessa in diretta streaming sul canale youtube del Comune di Varese. Per l’occasione verrà assegnato anche il premio “Pavan”, che quest’anno è stato vinto dagli studiosi Anna Aletti e Paolo Pastorino.

«Nel 2020 purtroppo la pandemia non ha reso possibile lo svolgimento della cerimonia del premio “Ecologia città di Varese” dedicato al nostro Salvatore Furia – spiega il vicesindaco Daniele Zanzi – Ma la giuria aveva già conferito all’unanimità il premio a Franco Arminio, ritenendo che le liriche e l’operato del noto poeta irpino contribuiscano, in maniera inusuale e fuori dagli schemi, alla diffusione del rispetto e dell’amore per gli alberi e l’ambiente. Per la prima volta dunque, verrà premiato un poeta e questo assume un particolare significato in questo periodo difficile come quello che stiamo vivendo, dove i versi e l’armonia della lirica potranno raggiungere i cuori e i sentimenti di tanti. Proseguiamo anche quest’anno una consolidata tradizione, anche se in modo differente e nel rispetto delle norme di sicurezza. Sempre sabato 15 maggio poi, verrà anche messo a dimora l’albero commemorativo dedicato sempre a Franco Arminio, che, come al solito, sarà una pianta rara, proprio come rara e inusuale è una persona come il poeta». La piantumazione della Styrax Japonica si svolgerà alle ore 11.00 vicino al laghetto dei cigni dei Giardini Estensi.

Il premio “Ecologia città di Varese” è promosso dal Comune di Varese e dalla Società astronomica “Schiaparelli”. A idearlo fu nel lontano 1973 lo stesso Salvatore Furia, facendone un’icona dell’amore e della passione per la Città Giardino e per i suoi alberi. Il premio venne pensato come riconoscimento per chi si fosse distinto nelle scienze ambientali e naturalistiche; fu, di fatto, il primo titolo in Italia, e forse in Europa, in cui compariva il termine ecologia. Una tradizione ripresa nel 2017, con un particolare riguardo a quanti contribuiscono alla diffusione e alla comunicazione di contenuti scientifici e ambientali al grande pubblico. Ulteriori partner dell’iniziativa sono l’Università degli Studi dell’Insubria, ARPA Lombardia e il JRC di Ispra – The European Commission’s science and knowledge service.

Dal 2018 e con gli stessi partner viene inoltre conferito il premio “Mario Pavan”, intitolato al celebre entomologo e già Ministro dell’Ambiente e conferito a un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno, come anticipato, la commissione ha deciso di attribuirlo ex aequo ad Anna Aletti e a Paolo Pastorino.

Chi è Franco Arminio

Franco Arminio è nato a Bisaccia, in provincia di Avellino, dove vive e lavora. Poeta, scrittore e regista, ha pubblicato raccolte di versi e libri di prosa. Si definisce “poeta paesologo”, autore capace di unire etnologia, poesia e geografia; da anni viaggia e scrive in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi. È ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna; ha ideato e porta avanti la “Casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Arminio è considerato tra i maggiori e più influenti poeti italiani viventi: le sue liriche e i suoi scritti prendono spunto dalla quotidianità, mai banalizzata, della vita, dove l’ambiente, gli alberi e il paesaggio sono visti e descritti come beni insopprimibili dell’esistenza umana. Forti i suoi richiami a una maggiore salvaguardia dell’ambiente. È documentarista e promotore di battaglie civili: si è battuto, per esempio, contro l’installazione delle discariche in Alta Irpinia e contro la chiusura dell’ospedale di Bisaccia. Vincitore del Premio Napoli 2009 con “Vento forte tra Lacedonia e Candela”, del Premio Stephen Dedalus 2011 con “Cartoline dai morti”, del Premio Volponi 2012 e del Premio Carlo Levi 2013 con “Terracarne”. Tra le sue opere rientrano anche “Viaggio nel cratere”, “Nevica e ho le prove”, “Esercizi di paesologia”, “Cronache dal paese della cicuta”, “Geografia commossa dell’Italia interna”, “Cedi la strada agli alberi”.

Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.

(Franco Arminio – tratto da “Cedi la strada agli alberi” )

Il palmares del premio “Ecologia Città di Varese”

  • 2020 Franco Arminio

  • 2019 Salvatore Settis

  • 2018 Michele Lanzinger

  • 2017 Stefano Mancuso

  • 1992 Ardito Desio

  • 1988 Paolo Maddalena

  • 1987 Giuseppe Galasso

  • 1986 Fabio Clauser

  • 1985 Assessorato all’Ecologia e all’Ambiente di Regione Lombardia

  • 1984 Segretario del Comitato europeo per la Salvaguardia della natura e delle risorse naturali del Consiglio d’Europa – Strasburgo

  • 1983 Alfonso Alessandrini

  • 1982 De Monte Faginto Ermes

  • 1981 Wellenzhon Ernst (guardia forestale dello Stelvio)

  • 1980 Direzione del Parco nazionale d’Abruzzo

  • 1979 Walter Frigo

  • 1978 Mario Pavan

  • 1977 Giuseppe Nangeroni

  • 1976 Azienda di Stato Foreste demaniali di Belluno

  • 1975 Sofia Stringer Zambeletti

  • 1974 Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Comando di Varese

  • 1973 Ispettorato ripartimentale Foreste di Varese

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