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“La Festa da Istoria” in Galizia celebra i migliori tempi della convivenza tra cristiani e ebrei in Spagna

VARESE, 21 agosto 2023-C’è una lunga storia alle spalle di Ribadavia, divenuta capitale del regno di Galizia ai tempi del re Don García, che qui stabilì la sua corte intorno al 1065. Celti, Romani, Arabi e così anche Cristiani ed Ebrei, furono attratti da queste magnifiche terre, soprattutto grazie a quello che ancora oggi è ritenuto uno dei loro migliori frutti e risorse: il vino Ribeiro, un prodotto particolarissimo e ricercato che viene decantato, oggi come allora, per le sue quattro virtù: vigore, profumo, colore e sentori. Fortezze, castelli, case signorili e monasteri ricordano i tempi più splendidi, nel Medioevo, quando la convivenza – e i buoni affari – tra cristiani ed ebrei regalarono un periodo di grande ricchezza alla regione.
Per diversi secoli cristiani ed ebrei hanno vissuto in armonia a Ribadavia – “burgo in rippa Avie”, la città sulle rive dell’Avia – e hanno persino combattuto insieme per difenderla durante l’invasione dei soldati inglesi del Duca di Lancaster alla fine del XIV secolo. Gli abitanti del quartiere ebraico dimostrarono particolare tenacia nel difendere le mura della Maddalena e di Porta Nova, nonostante le loro case fossero state rase al suolo dalle truppe straniere. Ma questa convivenza terminò con la promulgazione, nel 1492, dell’Editto di Granada da parte dei re Isabella e Ferdinando: quando gli ebrei furono costretti a scegliere tra la conversione al cristianesimo e l’esilio. La maggior parte di loro optò per la conversione, anche se alcuni fuggirono in Portogallo.

 

Di quei bei tempi rimane il quartiere ebraico di Ribadavia, in Galizia, dichiarato monumento nazionale; fa parte della Rete dei quartieri ebraici spagnoli, composta da una ventina di città che li mantengono nella loro forma originale abitati dai sefarditi.
L’antico quartiere ebraico conserva l’antica rete labirintica che lo caratterizzava, intorno alla Plaza Mayor, alla Porta Nova, alla Praza da Magdalenala e all’antica Rúa de Xudería – che in seguito divenne Rúa de la Cruz e oggi è la Rúa Merelles Caula, dall’inconfondibile aspetto medievale, che era il centro del quartiere ebraico – e al Pazo de los Condes de Ribadavia, un bell’edificio del XVII e XVIII secolo che ospita il Centro di Informazione Ebraica della Galizia. Un insieme di stradine strette dall’atmosfere medioevale, piene di piccoli dettagli e ornamenti che ci ricordano dove siamo: stelle di Davide scolpite sulle facciate, menorah, lettere ebraiche… e usanze millenarie. Ci sono persino alcune panetterie che producono ancora dolcetti ebraici utilizzando le antiche ricette di una volta.

 

Una festa con 30 anni di storia
Ma senza dubbio ciò che meglio ricorda quei tempi di convivenza e armonia è “La Festa da Istoria”, una celebrazione che si tiene l’ultimo sabato di agosto da oltre trent’anni, una delle feste storiche più antiche della Galizia. È un evento dichiarato di interesse turistico nazionale ma aspira a diventare internazionale; è membro fondatore della Federazione Spagnola di Festival e Ricreazioni Storiche e attualmente fa parte anche della Federazione Europea di Festival Storici. Durante il fine settimana il centro storico si trasforma nello scenario di questa festa unica che ricrea l’atmosfera ebraica del Medioevo. Questa straordinaria celebrazione, nota fin dal 1693, è una grande attrazione e vede l’entusiasta partecipazione della maggior parte dei cittadini. La gente si veste con costumi antichi tradizionali, cavalieri e burattinai passeggiano per le strade, viene ricreato un matrimonio ebraico e i maestri artigiani offrono le loro opere al mercato delle pulci, nel tentativo di ricreare al meglio l’atmosfera dell’epoca. Tra gli obiettivi fondamentali di questo festival c’è il recupero delle tradizioni ancestrali e storiche che hanno fatto parte della regione e della sua storia.

 

L’organizzazione è davvero completa, con vari e numerosi eventi che ricreano l’atmosfera di sei secoli fa. Il primo di questi è la sfilata, l’atto di apertura della Festa da Istoria e l’attività più spettacolare e multiforme. Il “Re” è accompagnato in modo ordinato dai suoi cavalieri a cavallo, dal capo falconiere e dal paggio che porta la spada. La Regina marcia qualche passo più indietro, accompagnata dalle sue fanciulle e dalle donne importanti del regno. Dietro la Regina c’è l’Adelantado Mayor del Regno di Galizia, anche Signore di Ribadavia, che appare accompagnato dai suoi cavalieri a piedi; la rappresentanza ecclesiastica è guidata dal Vescovo di Tui, da diversi ordini religiosi e da altri membri della chiesa. I notabili della storia, i membri del governo cittadino e i difensori (soldati e arcieri) della fortezza di Ribadavia e delle sue mura hanno una posizione di rilievo. Il seguito è accompagnato da falconieri, scacchisti, acrobati, giocolieri, diversi gruppi di animazione di strada e le persone che chiudono la sfilata. Il percorso si svolge lungo la via principale della città e termina al Castello Sarmiento, dove il Re, la Regina e il Sindaco Adelantado del Regno di Galizia hanno i loro troni pronti per iniziare gli atti della storia.
Tra gli eventi più colorati ci sono i tornei medioevali, sorti intorno all’anno 1060; erano competizioni tra gruppi di nobili e cavalieri che formavano due piccoli eserciti e in cui potevano ottenere grandi fortune o essere totalmente rovinati; la ricreazione a Ribadavia si distingue per essere sfarzosa e variopinta.
Spettacoli teatrali
All’interno dell’Istoria, nello spazio dell’auditorium, si alternano due opere teatrali, “O Malsín” e “Endiañada”, ognuna delle quali rappresenta una parte reale della storia di Ribeiro e della sua capitale, Ribadavia.
Nel “Malsín” viene rappresentata una storia sull’Inquisizione, in cui un uomo denunciò la sua famiglia, compresa la madre, di essere giudaizzante, facendo intervenire l’Inquisizione che, dopo diverse indagini, condannò otto cittadini. I testimoni si rivelarono poi falsi, così il popolo uccise l’accusatore e l’Inquisizione lo dichiarò eretico; le sue ossa furono dissotterrate e bruciate.
L’opera teatrale “Endiañada” racconta invece un’altra parte della storia, quando il signore di Ribadavia fu imprigionato da Pedro Madruga e sua moglie volle formare un esercito per liberarlo ma il popolo si rifiutò. Ciò provocò l’aumento delle tasse e l’incatenamento dei personaggi di spicco del paese, tra cui il sindaco di Ribadavia; il popolo in rivolta allora imprigionò la contessa trascinandola per le strade fino alla morte e il sindaco fu nuovamente reintegrato come principale autorità del paese.
Altre celebrazioni hanno un carattere più festoso, come il tiro con l’arco, gli scacchi viventi giocati da ragazzi e ragazze che indossano un cappuccio del proprio colore e che, man mano che sono “mangiati”, vengono tolti dalla scacchiera e messi in anelli di legno, o la Carreira, che consiste nello spingere una botte con squadre di tre persone dalla parte bassa della città fino al traguardo all’ingresso della Praza Maior, dove si trova il Castelo dos Sarmiento. Inoltre, durante la Festa da Istoria de Ribadavia, l’attività di falconeria è un’esibizione spettacolare alla quale partecipano falchi, aquile, astore e gufi reali.
Durante il festival si svolgono numerosi eventi per promuovere l’artigianato o i mestieri scomparsi, mostre di oggetti medioevali, nonché altre attività legate a quel periodo, molte sono dedicate ai più piccoli.
Naturalmente, in una festa come questa e in una terra che si vanta del suo Ribeiro, la gastronomia e i buoni vini sono un must. In tutto il paese si trovano le cosiddette “bodegas de disfrute” (cantine) dove si beve, ma si mangia anche, si chiacchiera, ci si diverte, si canta e si instaurano amicizie tra vicini e visitatori che godono di uno spazio unico e differente da tutto il resto, oltre alle numerose bancarelle di cibi e dolci di origine ebraica. Nell’antica chiesa senza culto della Madalena, si tiene un Pasto Medioevale in cui non mancano prodotti e prelibatezze di comprovato consumo medioevale come pasticci, pesci di fiume, anguille e lamprede, carne di maiale e salsicce, costine, capretto e vitello, seguiti da vari dolci in cui si mescolano torte di castagne e noci con miele, mandorle e marzapane con frutta o ricotta. Il tutto in grande allegria grazie ai vini prodotti con uve torrontés, treixadura, loureira, lado e albariño per i bianchi o i rossi prodotti da sousón, brancellau e caíño. I liquori di frutta e le grappe poi aiutano a evitare l’indigestione e danno conforto ai partecipanti, invitando a concludere il lieto incontro con sorrisi, parole e canzoni. Questo è l’unico evento che ha, logicamente, un costo e che, come ogni cosa al giorno d’oggi, deve essere pagato con la moneta utilizzata durante la Festa, il maravedí, che è obbligatorio utilizzare nelle bancarelle e nei banchi degli artigiani. Ogni anno vengono stampati maravedí in sette tagli.
Un matrimonio ebraico
Forse l’atto centrale di questa convivenza tra cristiani ed ebrei a Ribadavia è il matrimonio ebraico. La cerimonia si svolge sotto un baldacchino chiamato chuppah. L’officiante, generalmente un rabbino, era colui che sposava la coppia. Dopo la cerimonia, lo sposo rompeva la coppa di vino con i piedi, mostrando la sua gioia per il matrimonio. Nell’ambito della Festa da Istoria di Ribadavia, il matrimonio ebraico si limita a una rappresentazione di ciò che era realmente. Questa attività è seguita da centinaia di persone, sia nella cerimonia che nel suo percorso per le vie del centro storico, grazie alla singolarità dei costumi e ai canti sefarditi che ricreano l’atmosfera dell’epoca.
Un buon modo per celebrare la Festa è poi la danza medioevale, in cui il gruppo di ballo “Doñas sin caballeros”, composto da un totale di 50 volontari, mostra la sua arte, che ha preparato per due mesi nella Plaza Mayor di Ribadavia e sul palco dell’Auditorio do Castelo.
Per altre informazioni:
https://festadaistoria.com/



Per gli amanti dell’enoturismo nasce la vendemmia turistica

VARESE, 18 agosto 2023-L’enoturismo in Italia è una realtà che coinvolge oltre 14 milioni di persone, un trend in crescita e un’offerta di proposte esperienziali che vanno dai tour alle degustazioni, il tutto all’insegna del relax tra vigne  e cantine.

Ora grazie ad un protocollo di intesa sottoscritto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’Associazione Nazionale Città del Vino è stata finalmente regolamentata  la cosiddetta vendemmia turistica, esperienza coinvolgente e formativa che le cantine italiane possono proporre ai loro visitatori.

Per vendemmia turistica – si legge nell’accordo- si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata,  a carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata al soggiorno in strutture ricettive del territorio e alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato.

“La vendemmia turistica è una pratica che è stata già sperimentata in passato in diverse regioni italiane ma che non aveva, tranne che in Piemonte e in Friuli Venezia Giulia, una regolamentazione – afferma Angelo Radica, presidente dell’Associazione Città del Vino – lo  scorso 12 luglio abbiamo sottoscritto un protocollo che disciplina in maniera organica e puntuale lo svolgimento della vendemmia turistica dando la possibilità alle imprese enologiche e alle cantine di ospitare turisti per farli vendemmiare in un appezzamento ben identificato, utilizzando abbigliamento e calzature adatte.

Questa è una grande opportunità che abbiamo offerto alle aziende perché per gli enoturisti poter toccare i grappoli, raccoglierli, vedere come vengono pigiati è un’esperienza molto attesa e apprezzata”.

Durante le attività in vigna i turisti saranno seguiti da tutor aziendali con specifica formazione che vigileranno sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza.

“Per un’azienda vinicola sperimentare e avviare la vendemmia turistica è molto semplice – sottolinea  il presidente Angelo Radica – basta una e-mail o una Pec,   e caricare le informazioni sul portale del SUAP di ogni comune  indicando il numero, i nominativi e il numero della polizza delle persone che parteciperanno alla vendemmia.”




Tra le delusioni turistiche la Casa di Giulietta a Verona e Ponte di Rialto a Venezia

VARESE, 18 agosto 2023 – Per aiutare nella scelta dei luoghi da mettere in cima alla lista per un viaggio in Italia e quali invece sono da evitare la piattaforma di apprendimento Preply ha analizzato le recensioni online di più di 3000 luoghi di interesse più popolari al fine di scoprire quali sono le 30 attrazioni turistiche che più deludono di più i visitatori. La classifica è il risultato di una valutazione completa delle recensioni e delle valutazioni su TripAdvisor.

Con ben 68 milioni di turisti all’anno l’Italia è uno dei paesi più visitati al mondo. Le sue bellezze naturali e artistiche, nonché la storia e l’architettura affascinano da sempre i visitatori, sia italiani che stranieri. Tuttavia, non tutti i luoghi d’interesse riscuotono lo stesso successo. L’obiettivo dello studio è quello di esaminare le attrazioni turistiche in base alla loro attrattività e di supportare i viaggiatori nella scelta dei loro programmi di viaggio.

La Casa di Giulietta è l’attrazione turistica più deludente: un visitatore su due è deluso

Al primo posto troviamo la Casa di Giulietta a Verona. La casa famosa per il dramma di Shakespeare ha lasciato delusi il 50% dei visitatori, infastiditi dalla lunga coda da fare prima di entrare all’interno dell’edificio, spesso anche solo per scattare una foto con la famosa statua al centro del cortile. Tuttavia la città di Verona in sé ha ricevuto recensioni molto positive.

Il parco divertimenti più deludente secondo i turisti

Secondo posto per il parco dei divertimenti Fiabilandia di Rimini che sembra non riscuotere particolarmente successo tra i visitatori, infatti il 47% delle persone che hanno recensito Fiabilandia si è definito deluso, principalmente a causa dell’obsolescenza delle attrazioni.  Nonostante i commenti negativi, diversi genitori che hanno visitato il parco lo hanno definito perfetto per passare una bella giornata in famiglia con bambini di tutte le età.

L’attrazione turistica siciliana meno apprezzata dai visitatori

Anche il parco Parco archeologico della Neapolis di Siracusa non ha riscosso molto

Venezia (Foto di sadis: https://www.pexels.com/it)

successo tra i visitatori. Il luogo perfetto dove natura e storia si uniscono per regalare ai visitatori un’esperienza unica nel suo genere sembra non regalare ai visitatori un’esperienza particolarmente positiva, infatti il 47% di loro si è definito insoddisfatto, soprattutto a causa delle code, del prezzo del biglietto di entrata, per alcuni troppo alto in confronto a ciò che si può visitare, e al prezzo delle bevande nei bar nel parco. Tuttavia le recensioni dimostrano quanto i visitatori siano rimasti estasiati dalla bellezza del parco.

Altri luoghi d’interesse che hanno lasciato i visitatori insoddisfatti

Tra i monumenti che più hanno deluso i visitatori troviamo anche la Scalinata di Trinità dei Monti, uno dei luoghi d’interesse più popolari tra i visitatori della città eterna. In particolare il 35% dei visitatori non ha apprezzato quanto la Piazza di Spagna fosse affollata.

Il Ponte di Rialto, simbolo della città di Venezia ha lasciato insoddisfatti il 22% dei turisti. Anche in questo caso i turisti hanno sottolineato come il ponte fosse troppo affollato e questo non gli abbia permesso di godere appieno dell’esperienza.

Il 24 % dei visitatori è invece rimasto deluso dalla visita di Castel Nuovo a Napoli: secondo le recensioni la visita al Maschio Angioino sarebbe troppo costosa e non ne varrebbe la pena.

Luoghi da visitare in Italia: queste  attrazioni turistiche sono particolarmente apprezzate

Un’attrazione turistica che ha riscosso molto successo  tra i visitatori, ricevendo il 97,5% di recensioni positive è la Galleria Borbonica di Napoli: i turisti sono infatti rimasti affascinati dal percorso nella Napoli sotterranea e  hanno apprezzato e lodato la preparazione e la cortesia del personale.

Anche il Duomo di Parma,  ha ricevuto commenti positivi dal 97% dei visitatori alcuni dei quali lo hanno definito “La più bella cattedrale d’Italia”. 97% di recensioni positive anche per la Basilica di San Miniato al Monte di Firenze, la cui vista panoramica sulla città ha ammaliato i turisti da tutto il mondo.

Ottima la percentuale di recensioni positive per i monumenti della capitale: 95% di recensioni positive  per il Pantheon, che ha ammaliato i visitatori in particolare per la sua architettura e la cui efficienza nella gestione è stata lodata in diverse recensioni.

Il Colosseo ha ricevuto lasciato positivamente colpiti più del 93% dei visitatori che lo hanno definito non solo un monumento da vedere ma anche è una testimonianza dell’ingegno umano, dell’abilità ingegneristica e dello spirito indomito di un impero che un tempo dominava il mondo.

Come è stata condotta l’analisi

Per condurre l’analisi sono state selezionate le 60 attrazioni turistiche delle 50 città più popolose d’Italia con almeno 1500 recensioni sul sito di recensioni turistiche Trip Advisor. La classifica finale si basa su un calcolo statistico del rapporto tra le valutazioni a 5 e 4 stelle e le valutazioni a 3, 2 e 1 stelle. Le valutazioni a 1, 2 e 3 stelle sono state classificate come un’esperienza deludente, mentre le valutazioni da 4 a 5 stelle sono state classificate come esperienze positive. In base al rapporto, è stata calcolata la percentuale di recensioni con esperienze positive.




Da Papa Francesco la condanna della “ingiustificabile violenza” in Ecuador

VARESE, 13 agosto 2023-Le forze politiche e i cittadini dell’Ecuador si uniscano “in uno sforzo comune per la pace”. È l’appello lanciato dal Papa in un telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato a monsignor Alfredo José Espinoza Mateus, arcivescovo di Quito, in cui Francesco esprime la sua tristezza per l’uccisione del candidato alla presidenza del Paese Fernando Villavicencio, e condanna al tempo stesso “la ingiustificabile violenza” che causa sofferenze.

Uno sforzo comune per la pace

Il Papa porge quindi le sue condoglianze al vescovo, alla famiglia del defunto “e a tutto l’amato popolo dell’Ecuador”, invitando “i cittadini e le forze politiche a unirsi in uno sforzo comune per la pace”. Francesco, affidando il riposo di Villavicencio alla “materna intercessione di Nostra Signora di El Quinche”, impartisce la sua benedizione “come segno di fede e di speranza in. Cristo Risorto”.

L’omicidio di Villavicencio

Fernando Villavicencio, giornalista e candidato centrista alla presidente dell’Ecuador, è stato assassinato il 9 agosto scorso nella capitale Quito, al termine di un comizio elettorale. L’uomo, che si opponeva al potere delle bande e dei cartelli, è stato raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco. L’omicidio è stato rivendicato dall’organizzazione criminale Los Lobos.(fonte vaticannews.va)




Israele. Un ponte sospeso collegherà il Monte Sion con la valle di Hinnom a sud

GERUSALEMME, 11 agosto 2023-Nella notte di domenica prossima, 13 agosto, a Gerusalemme verrà inaugurato il ponte sospeso più lungo di Israele, che collegherà il Monte Sion con la valle di Hinnom a sud. Il ponte renderà i luoghi sacri del Monte Sion e la Città Vecchia di Gerusalemme più accessibili a piedi.

“A beneficio dei cittadini israeliani e dei visitatori dall’estero, abbiamo costruito questo ponte, con una vista spettacolare, al fine di migliorare l’esperienza turistica nella zona”, ha spiegato il ministro del turismo israeliano Haim Katz. “Le vacanze estive sono una grande opportunità per le famiglie israeliane di venire a sperimentare l’unicità del nostro territorio. Continueremo a investire nella promozione di Gerusalemme come destinazione turistica”.

Le attrazioni turistiche sul lato del ponte del Monte Sion includono la Tomba del Re David, la Sala dell’Ultima Cena, la Camera della Shoah, e l’Abbazia della Dormizione. I visitatori potranno poi proseguire nella Città Vecchia attraversando la Porta di Sion. L’estremità meridionale del ponte si trova vicino alla fattoria agricola di Gai Ben Hinnom, nota per le sue antiche attività agricole, tra cui la raccolta delle olive, la vinificazione e la produzione di miele. Le attrazioni turistiche nelle vicinanze includono il Parco Nazionale della Città di David, la Sultan’s Pool e il complesso di negozi e ristoranti della First Station.

Tuttavia, l’iniziativa per costruire una linea di funivia di 1,4 chilometri (4.600 piedi) che collegherebbe la Prima Stazione alla Città Vecchia ha sollevato non poche obiezioni sull’efficacia dei costi e anche sulle questioni ambientali e politiche. Le funivie raggiungerebbero la Porta del Letame, dalla quale i turisti entrerebbero nella Città Vecchia direttamente nella piazza del Muro Occidentale. Secondo la leggenda, il sultano ottomano Solimano il Magnifico intendeva includere il Monte Sion all’interno delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme, ma i suoi ingegneri lo lasciarono erroneamente fuori. Le mura furono completate nel 1541. La valle di Hinnom sotto il ponte era una terra di nessuno tra il 1949 e il 1967, quando la Giordania occupò i quartieri orientali di Gerusalemme. La valle ora dispone di numerosi sentieri escursionistici.

Il ponte sarà aperto tutti i giorni dalle 6 alle 23 e sarà raggiungibile solo a piedi. I bambini fino a 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto. Il prestigioso progetto, da 20 milioni di shekel (5,4 milioni di dollari), è stato finanziato dal Ministero della Tradizione di Gerusalemme e Israele, dal Ministero del Turismo e dal Comune di Gerusalemme in collaborazione con la Jerusalem Development Authority e la Moriah Company.

“Il ponte sospeso è un’aggiunta al turismo in città”, ha condiviso il sindaco di Gerusalemme Moshe Leon. “Gerusalemme, in quanto città leader in Israele, aggiorna regolarmente i suoi siti turistici e investe milioni nello sviluppo del turismo interno ed esterno della città. Invito tutti a venire a visitare Gerusalemme”.




In piena ripresa l’attività dell’Infopoint Turistico di Lavena Ponte Tresa

PONTE TRESA, 9 agosto 2023-Varcata la soglia dei primi due mesi di ripresa dell’attività si raccolgono con soddisfazione i primi positivi risultati ottenuti grazie ad un intenso lavoro.

Il nuovo staff di gestione dell’Ufficio Turistico regionale, frutto di un accordo di collaborazione tra Amministrazione Comunale di Lavena Ponte Tresa e Canottieri Luino, ha sin qui operato da un lato per riallacciare tutta una serie di relazioni istituzionali e dall’altro per riqualificare il livello della consulenza all’utenza turistica ed il supporto fornito agli operatori.

In aggiunta alle attività istituzionali di front-office quali quelle riferite a “punto accoglienza” e a “punto informativo” per i turisti si è avviato un graduale percorso di valorizzazione che ha l’obiettivo di affermare l’Infopoint come centro di promozione e propulsione del turismo esperienziale connesso al concetto di vacanza sportiva accentrata sull’escursionismo, sul cicloturismo e sulle attività nautiche alla scoperta delle bellezze del Territorio.

Sinergici i rapporti con gli strumenti ed i programmi promozionali “InLombardia” di Regione e“VareseDoYouLake?” di Camera di Commercio di Varese; da qualche giorno anche con “VareseDoYouBike?” avendo acquisito anche la funzione di “Official Point”. Strettissime le interrelazioni con l’Amministrazione Comunale,e per suo tramite con la Comunità Montana del Piambello, con la quale vengono condivise visioni e strategie.

Per il Sindaco Massimo Mastromarino “Una grande opportunità per Lavena Ponte Tresa che rafforza la sua vocazione turistica riferita alle molteplici attività legate al lago ed agli sport nautici, al trekking-escursionismo ed al cicloturismo che il territorio può offrire; senza dimenticare il particolare fascino della Via Francisca del Lucomagno che attrae un buon numero di pellegrini”.

“Lavena Ponte Tresa sta assumendo sempre di più il suo ruolo di Portale di accoglienza turistica a nord della nostra Provincia, sia per chi vi accede in auto, in bicicletta e a piedi, lungo la Via Francisca del Lucomagno. Mai come in questo periodo sta valorizzando e concretizzando la vocazione di Valico che la Storia le ha consegnato. Il mio plauso va all’Amministrazione Comunale, che ha perfettamente interpretato questo ruolo, a beneficio di tutta la Valle che le sta alle spalle” è il commento di Paolo Sartorio Presidente della Comunità Montana del Piambello istituzione territoriale di riferimento.

“L’infopoint diventa sempre più un punto di riferimento per i turisti che decidono di visitare il nostro territorio” – aggiunge il Vicesindaco ed Assessore al Turismo Valentina Boniotto – “la collaborazione con la Canottieri Luino grazie all’esperienza maturata dai suoi collaboratori inizia a distanza di pochi mesi a portare già i primi risultati nella crescita dei servizi offerti e di questo sono molto soddisfatta”.

“Abbiamo accettato questa sfida con entusiasmo ben consci delle grandi potenzialità di Lavena Ponte Tresa e del suo territorio che ci ospitano da oltre 20 anni per le ns attivitàremiere” – afferma Luigi Manzo Presidente della Canottieri Luino– “All’Infopoint stiamo dedicando risorse preparate e molto motivate con soddisfacenti e concreti riscontri. Sul fronte dell’accoglienza inoltre, in così poco tempo, abbiamo avuto la visita ed assistito circa600 turisti di 18 nazionalità diverse con generale gradimento del servizio e delle attenzioni ricevute”.

Obiettivo di medio termine è quello di favorire la creazione di un “network” con strutture alberghiere, operatori turistici ed associazioni per promuovere un’offerta integrata di pacchetti turistici e soggiorni escursionistici.




In Lombardia va forte il turismo ‘last minute’. Per Varese rimane importante il traino di Malpensa con visite di un giorno

VARESE, 8 agosto 2023-“La Lombardia si conferma una delle mete più ambite dal turismo nazionale ed estero, con alcune località che spiccano sul territorio regionale e qualche ritorno a sorpresa, come la rinascita del turismo ‘last minute’, in forte crescita”, spiega Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale di Regione Lombardia, commentando le ultime rilevazioni fornite dall’Assessorato al Turismo della Lombardia.

LAGHI SUPERSTAR – “Alcune località lombarde spiccano sull’intero territorio regionale, altre mantengono saldo il loro grado di attrattività – prosegue Mazzali – ma i dati che abbiamo ad oggi non sono da considerarsi definitivi, grazie al ritorno delle prenotazioni ‘last minute’. Un fenomeno interessante e piuttosto anomalo per la stagione estiva, dove in genere i turisti prenotano con largo anticipo”.

IL RITORNO DEL ‘LAST MINUTE’ – “Stando alle rilevazioni – spiega ancora l’assessore – le prenotazioni ‘last minute’ sono già intorno al 15-20% e penso che aumenteranno nelle prossime due settimane. Le cause di questa ritrovato amore per la formula ‘last minute’ potrebbero ricercarsi sia nel caro vita che pesa sulle tasche degli italiani, sia nella voglia dei consumatori di cogliere l’occasione dell’ultimo minuto, specialmente per i viaggiatori più giovani e avventurosi. Ad ogni modo si tratta di una tendenza su cui vale la pena riflettere – conclude Mazzali – e che potrebbe trasformarsi in una proficua opportunità sia per i turisti che per gli operatori”.

I DATI – Stando ai dati dell’Assessorato al Turismo di Regione Lombardia, il Lago di Como

La nuova passeggiata lungolago di Como

registra un tasso di occupazione altissima, con il centro lago addirittura al 100 % e le zone limitrofe al 90%. Bene la Brianza, in leggero calo rispetto scorso anno meno e prenotazioni già da tanto tempo, con una maggioranza di clienti dall’estero, il 95%.
Tra i punti migliorabili le lunghe attese per i trasporti causate dal forte afflusso di turisti causate dall’ ‘overtourism’ sul Lago di Como.

LAGO DI GARDA – Anche il Lago di Garda si conferma una certezza, con dati molto postivi su giugno e luglio e un lieve rallentamento delle prenotazioni sul mese di agosto dove il tasso di occupazione scende: tra il 75-85. Cambiano anche i turisti, calano i tedeschi -15%, compensati da americani e scandinavi.

PAVIA – Il Pavese offre buone performance e dimostra attrattività e fascino con gli hotel in collina che registrano tassi di occupazione tra il 40-50%.

VARESE – Varese dimostra grande dinamicità grazie all’hub internazionale di Malpensa e alla riapertura del Terminal 2, dove si registra un tasso di occupazione più alto rispetto al 2022 già intorno al 50%. Anche qui, moltissimi i ‘last minute’ legati allo scalo di Malpensa e ai vari problemi di ‘overbooking’ delle compagnie aeree.
Varese zona lago registra un’occupazione stabile, con un tasso come l’anno scorso, 50-60% di occupazione. In generale, si registra un calo dei prezzi anche del 15/20% rispetto ad un mese fa.

MILANO – La città di Milano registra un calo di prenotazioni sul mese di agosto 2023, in contrazione rispetto al 2022, segnando un meno 20-25% sull’ occupazione camere.
L’occupazione media del 2023 si attesta infatti al 45-50% rispetto alla media del 2022 del 60%. Il calo più vistoso è per le giornate a cavallo di Ferragosto (12,13,14 e 15 agosto). Da notare anche un aumento dei prezzi medi più alti nel 2023 rispetto al 2022 (+10/12%).
I turisti italiani sono circa il 30%, in crescita rispetto al 2022 quando erano circa il 17-20% del totale nel capoluogo lombardo. Gli americani sono il 5-7%, ma in leggera decrescita rispetto al 2022 e gli inglesi il 2,5-3%. Tedeschi in forte contrazione, meno 2-3% rispetto ad oltre il 7-8% del 2022.




Odessa si prepara alla stagione balneare nonostante la guerra. In spiaggia reti di protezione anti mine e rifugi

ODESSA (Ucarina), 8 agosto 2023-di GIANNI BERALDO-

In spiaggia nonostante la guerra e tutti i rischi correlati. Compreso le probabili presenze di mine d’acqua. 

Nonostante tutto Odessa si prepara ad aprire le spiagge ai turisti per la nuova stagione balneare che inizierà il prossimo 10 agosto.

<<Ad oggi, affermiamo che la qualità dell’acqua nel Mar Nero si è stabilizzata e soddisfa tutti gli standard sanitari. Entro le ore 17 del 10 agosto, gli RVA di Odesa, Bilhorod-Dnistrovsk e Izmailsk devono condurre un’adeguata preparazione della spiaggia a numero chiuso. Chi non arriva in tempo può fare domanda in un secondo momento>>, così Oleg Kiper ( su Telegram) capo di Odesa OVA, che ha firmato un ordine sulla preparazione d’accesso per le persone sulla spiaggia.

Funzionario statale che sottolinea <<Esorto tutti gli addetti a rispettare le scadenze in modo che Odessa possa accogliere i turisti questo fine settimana. Secondo le previsioni le temperature supereranno i 30 gradi. Quindi aspettiamo tutti sulle nostre spiagge, le più belle del mondo>>.

Da segnalare che a livello preventivo tutte le spiagge dovranno essere protette da reti anti mine, attivare postazioni di osservazione e soccorso, boe di rilevazione, altoparlanti e identificare rifugi vicini in caso di necessità.

redazione@varese7press.it

 




Dati Federturismo: niente sold out, vacanze da una settimana la più gettonata

VARESE, 2 agosto 2023-Sulla carta si preannunciava un’estate da tutto esaurito e anche se le avversità metereologiche e gli incendi divampati negli ultimi giorni non comprometteranno le vacanze, preoccupano le ripercussioni sulla pianificazione dei viaggi di agosto di italiani e stranieri in quelle che da sempre sono state tra le destinazioni mare preferite per l’estate, che potrebbero condizionare le prenotazioni di chi non si era ancora organizzato.

Nonostante l’inflazione e il rincaro dei prezzi, luglio, a parte qualche regione che ha registrato una significativa contrazione, si è comunque chiuso il linea con lo stesso periodo dello scorso anno e per il mese di agosto, secondo Federturismo si prevede nelle principali città d’arte (Roma, Firenze, Venezia e Napoli) un’occupazione camere dell’85% in prevalenza da parte di turisti stranieri: tedeschi, francesi e americani.

La vacanza balneare rimane sempre la prima scelta degli italiani, ma il caldo record ha fatto registrare un’impennata di richieste anche per la montagna che registra un +2% rispetto al 2022.

Si continuano a preferire le mete nazionali, solo un italiano su tre sceglie l’estero, a volte perchè più competitivo come nel caso dell’Egitto o della Tunisia o per affezione verso le isole spagnole e greche. Ma i rincari, che trascinano al rialzo le tariffe degli aerei hanno rallentato la scelta da parte di molti di destinazioni a lungo raggio come Stati Uniti, Caraibi o Seychelles.

Un elemento da sottolineare rimane comunque che il caro vita ha comportato per i nostri connazionali la riduzione della durata del soggiorno ad una settimana, la compressione della spesa facendo tornare in auge la vecchia vacanza last minute.

“Quanto successo quest’estate – sottolinea la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – è un campanello d’allarme che impone a tutti noi una riflessione perché ondate di calore sempre più frequenti e intense potrebbero portare nei prossimi anni a cambiare le abitudini dei turisti, modificando la geografia delle vacanze verso destinazioni più fresche rispetto al sud Europa o a far slittare, soprattutto nel caso della clientela straniera, le vacanze in primavera- autunno”.(fonte travelnostop.com)




Borghi più belli d’Italia, Santanchè: “Alberghi diffusi per promuovere il turismo nei piccoli Comuni e combattere lo spopolamento”

PAVIA, 1 agosto 2023-In occasione della cerimonia di consegna del certificato di “Borgo più bello d’Italia” al Comune di Golferenzo (PV), il Ministro del turismo Daniela Santanchè ha ricordato l’importanza strategica dei piccoli borghi per il turismo italiano.

Il dicastero ha infatti stanziato 34 milioni di euro in favore dei piccoli Comuni a vocazione turistica – definiti dal Ministro Santanchè “un’unicità strategica della nostra industria del turismo” –, per i quali è possibile trasmettere istanza fino al 9 settembre 2023 accedendo alla piattaforma appositamente realizzata.

“Il Fondo ha lo scopo di favorire la valorizzazione dei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti, incentivando interventi innovativi nell’ambito dell’accessibilità, della mobilità, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale” ha sottolineato il vertice del dicastero, nel corso della manifestazione. “D’altronde, i borghi italiani sono la culla di oltre il 90% delle specialità enogastronomiche italiane” ha proseguito il Ministro Santanchè. “Ma ovviamente l’Italia e i suoi borghi non sono soltanto cibo e vino, bensì anche storia, arte e cultura, nell’accezione più ampia del termine: in tal senso, lo splendido nucleo medievale di Golferenzo parla da sé, calamitando l’attenzione di turisti italiani e stranieri”.

Il Ministro del turismo ha poi voluto sottolineare l’importanza e il valore di un riconoscimento come quello attribuito a Golferenzo per questa edizione: “Premi del genere arrecano inevitabilmente un beneficio economico non solo al singolo territorio, quanto anche all’intera economia nazionale, che si riattiva attraverso le differenti professionalità coinvolte nella filiera – prima tra tutte il ‘Made in Italy’. Ed è proprio nei piccoli borghi che vive il ‘Made in Italy’ più genuino e autentico”.

“È incredibilmente significativo che i circa 350 Borghi più belli d’Italia, pur rappresentando appena il 6,1% della superficie totale nazionale, generino una performance turistica nettamente migliore della media italiana” ha specificato il Ministro, che ci ha tenuto, poi, a complimentarsi con l’amministrazione locale: “Rivolgo un plauso al grande lavoro svolto dall’amministrazione comunale, in particolar modo dal sindaco Scabini, e alla comunità locale: questo certificato è una testimonianza concreta del lavoro svolto nel preservare, promuovere e valorizzare le innumerevoli risorse che anche una piccola località come questa è riuscita a trasformare in vere e proprie eccellenze, e questo deve essere un esempio da seguire per molti Comuni”.

“Come lo è l’albergo diffuso nato a Golferenzo per accogliere i turisti. Perché il problema dei borghi è che non ci sono le strutture ricettive, e questo progetto dell’albergo diffuso è un modo innovativo e virtuoso per promuovere il turismo in località come Golferenzo, consentendo, da un lato, di destagionalizzare il turismo e stabilizzare i lavoratori, e, dall’altro, di combattere lo spopolamento: se ci sono attività economiche, i giovani possono rimanere e vivere il proprio territorio”.