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”AFGHANISTAN. Dentro la guerra”, chiude oggi la mostra fotografica di Emergency a Varese

VARESE, 16 aprile 2023-Vent’anni di guerra in Afghanistan raccontata dagli scatti di sei fotografi che hanno viaggiato per il Paese, facendo tappa negli ospedali di EMERGENCY. Così la mostra “AFGHANISTAN. Dentro la guerra”, esposta al Lucernario di Villa Mirabello fino a oggi alle 18, coglie il volto più profondo dell’Afghanistan, quello delle vittime curate ogni giorno da EMERGENCY.

Negli scatti dei fotografi Carlotta Marucci, Giulio Piscitelli, Laura Salvinelli, Massimo Grimaldi, Mathieu Willcocks e Vincenzo Metodo ci sono persone, soprattutto bambini, segnate indelebilmente dalla guerra, ma anche tanta umanità nei gesti delle madri che cullano tra le braccia i loro figli appena nati, negli infermieri che stringono la mano ad un paziente che soffre, nei bambini in sedia a rotelle che riescono ancora a ridere e giocare. Un viaggio per istantanee che passa dal Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul al Centro chirurgico per vittime di guerra di Lashkar-gah, fino ad Anabah, nella Valle del Panshir, dove EMERGENCY ha un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità e ancora in alcuni dei 44 Posti di primo soccorso distribuiti nel Paese.

Le immagini sono affiancate da testi e numeri su 20 anni di attività di EMERGENCY, presente in Afghanistan dal 1999, con un focus sui dati relativi alle vittime della guerra dell’ultimo ventennio e sulle mass casualty gestite nel corso degli anni. A corredo di grafici, immagini e cronistoria dell’operato di EMERGENCY in Afghanistan, anche un’ultima lettera di Gino Strada per fare un bilancio degli ultimi 20 anni di guerra nel Paese e di lavoro dell’associazione.

L’ingresso alla mostra è gratuito.




La Rivoluzione di Primavera in Myanmar: incontro pubblico a Roma

ROMA, 11 aprile 2023-A oltre due anni di distanza dal golpe militare in Myanmar, giovedì 13 aprile dalle 16 alle 18 a Roma si terrà l’incontro La Rivoluzione di Primavera in Myanmar, organizzato dalla Comunità birmana in Italia e dall’’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli di Parma. L’iniziativa si terrà presso la Sala meeting di “Associazione per Roma”, in Via Nazionale 66, a pochi minuti a piedi dalla Stazione di Roma Termini.
L’iniziativa è un’occasione per parlare insieme della situazione in Myanmar e per sostenere Aung San Suu Kyi, la resistenza e la lotta per la democrazia in Myanmar con una raccolta fondi per il sostegno umanitario ai profughi Karenni nel distretto birmano di Demoso. Durante l’evento sarà possibile acquistare cibo, bevande e prodotti tipici birmani e souvenir, come penne e vasi di fiori con il disegno della mano con tre dita alzate e la scritta “spring revolution”.
L’incontro inizierà con il saluto di: Hay Mar Soe, membro della Comunità birmana in Italia. A seguire, gli interventi di Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi, già Presidente Associazione Parlamentare Amici della Birmania; Andrea Castronovo, ricercatore dell’Università Cattolica di Milano, specializzato in conflitti etnici e forze rivoluzionarie in Myanmar; Khun Bedu, Presidente del Karenni Nationalities Defence Force (KNDF) e Viceministro del Governo di Unità Nazionale per le Risorse Naturali e la Conservazione dell’Ambiente; Sandra Zampa, Senatrice della Repubblica italiana, responsabile per il Myanmar dell’Interparlamentare Internazionale. Coordina e conclude
Virginia King, membro della Comunità birmana in Italia. L’ingresso all’iniziativa è libero e non occorre prenotazione.
Per informazioni è possibile scrivere a info@amiciziaitaliabirmania.it.
Ufficio Stampa Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli
alinovimichele@gmail.com | 3465837115



Emergenza profughi, appello del Prefetto di Varese a Enti preposti all’accoglienza e proprietari di immobili

VARESE, 31 marzo 2023-In relazione al consistente numero di migranti sbarcati negli ultimi giorni sulle coste italiane, nonché degli ulteriori eventi in corso e del costante flusso di ingressi dalla “rotta balcanica” attraverso le frontiere terrestri, è in corso di attuazione, anche nella provincia di Varese, un piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno per la distribuzione urgente sul territorio nazionale dei richiedenti protezione internazionale arrivati, al fine di assicurarne l’accoglienza secondo il vigente quadro normativo di riferimento.

Non è tuttavia previsto, all’attualità, come ipotizzato in un primo momento, il coinvolgimento di strutture locali della Protezione Civile, dove i richiedenti asilo si sarebbero fermati per le prime ore ed essere poi trasferiti nei centri di Accoglienza Straordinaria, i cosiddetti CAS. Il Ministero dell’Interno, infatti, sta individuando nuove misure normative, operative e strutturali.

Per questo il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha convocato ieri pomeriggio nella sede della Prefettura, i rappresentanti degli enti gestori dei Centri di Accoglienza Straordinaria, rivolgendo loro l’invito, in vista delle imminenti nuove destinazioni di migranti, a moltiplicare gli sforzi per accogliere presso le attuali strutture ed in quelle di prossimo reperimento un numero di uomini, donne e nuclei familiari adeguato a fronteggiare l’attuale, critica situazione.

Analogo impegno è stato richiesto agli enti che di recente hanno manifestato interesse ad entrare nel settore, pure convocati alla riunione, con i quali sono in corso di perfezionamento gli appositi strumenti convenzionali previsti.

Continuano anche le procedure di gara per individuare altri enti gestori.

Il Prefetto non ha mancato di rivolgersi, con una lettera indirizzata loro sempre nella giornata di ieri, al Presidente della Provincia e a tutti i Sindaci, affinché assicurino un contributo al reperimento, nei rispettivi territori, di immobili da utilizzare allo scopo, segnalando strutture ricettive di qualsiasi genere (alberghi dismessi, colonie, pensionati, case per vacanze e simili) attualmente inutilizzate, utilizzabili per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e la cui gestione potrebbe essere affidata, con fondi a carico del Ministero dell’Interno, a soggetti del terzo settore che già collaborano con la Prefettura o che siano interessati ad iniziare una collaborazione.

Gli stessi cittadini possono valutare la possibilità di cedere in locazione ai predetti soggetti, a prezzi di mercato, case e appartamenti di loro proprietà, attualmente liberi e inutilizzati.




Famiglie Arcobaleno in piazza a Milano. Assessore Sacchi: ”E’ una bellissima piazza che chiama e chiede diritti”

MILANO, 18 marzo 2023-Le famiglie arcobaleno e le associazioni Lgbtq+ sono scese in piazza della Scala Milano (sotto Palazzo Comunale) per protestare contro lo stop imposto al Comune alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali.

All’iniziativa ha partecipato anche la segretaria del Pd Elly Schlein e il sindaco Giuseppe Sala.

Presenti anche la capogruppo al Senato del Pd Simona Malpezzi e l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.

“E’ una bellissima piazza che chiama e chiede diritti – ha detto Sacchi – Milano ha fatto la sua parte”.

“Ci stiamo già muovendo e c’è qui anche Alessandro Zan per portare avanti anche in

A Milano nutrita la presenza di sostenitori di M5S (foto fb Luca Paris)

Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali “, ha affermato Schlein. “Con una legge preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford – ha concluso -. Saremo al loro fianco come in piazza anche in Parlamento.

La società, ha proseguito la leader del Pd,  “si rende conto che contro questi bambini e bambine crudelmente si sono scagliati coloro che oggi governano il paese, ma sono bimbi come tutti e vanno già nelle nostre scuole, stanno crescendo nelle nostre comunità. Non c’è alcuna ragione di negare il loro riconoscimento, il loro diritto all’esistenza in questa comunità. Andremo avanti anche in parlamento con questa legge e lo faremo in tutti luoghi dove sarà necessario”.

Secondo gli organizzatori sono 10 mila le persone che sono scese in piazza.  A sorpresa è arrivato anche il primo cittadino di MIlano, che in un primo momento aveva detto che non avrebbe partecipato. “Sono sempre con voi, lo sono stato dal primo momento”, ha detto portando il suo saluto dal palco.(ANSA)




Il Pd aderisce alla grande manifestazione di sabato a Milano per le famiglie omogenitoriali. Schlein: “Accanirsi contro bambini e adolescenti è un’infamia”

MILANO, 16 marzo 2023-Sabato 18 marzo, alle ore 15, le associazioni che da anni si battono in difesa dei diritti delle famiglie omogenitoriali si ritroveranno  in piazza Scala a Milano per protestare contro lo stop alla registrazione dei figli nati da coppie omosessuali. Uno stop arrivato nella giornata di lunedì 13 marzo attraverso una lettera con cui la stessa Prefettura ha avvertito palazzo Marino che se continuasse con questa pratica verrà richiesto l’intervento della Procura per annullarle. Il “divieto”, in particolare, riguarda i nuovi atti di nascita. Il primo cittadino aveva iniziato a formare – questo è il termine tecnico – i certificati anagrafici con due padri o due madri a luglio 2022.

In piazza scenderà anche il Pd con la neo segretaria Elly Schlein in testa che all’Ansa dichiara “Il Pd aderisce al presidio di sabato a Milano, contro questo attacco molto duro ai diritti dei bambini e delle bambine in particolare delle famiglie omogenitoriali.

Questo deriva dalla scelta scellerata di questa maggioranza di tentare di affossare un regolamento europeo che tratta dei diritti transfrontalieri al riconoscimento della filiazione e riguarda la tutela del diritto alla mobilità all’interno dell’Ue, riguarda la reciprocità e la non discriminazione, e si pone in linea con la giurisprudenza delle Corti europee e non incide invece sulla competenza nazionale, sul diritto di famiglia, sul quale comunque ci vorrebbe una modifica a mio avviso, ma non si capisce come mai questa destra ce l’abbia così tanto con i bambini e le bambine”

Il sindaco aveva deciso di intervenire nella questione utilizzando i suoi poteri di capo dell’ufficio di stato civile, dato che parlamento e governo non avevano riempito il vuoto di legge sulle famiglie gay e lesbiche, nonostante le ripetute sollecitazioni della Corte

Elly Schlein

costituzionale. Quello dell’estate 2022 non era il primo intervento di Milano sulla questione. Negli anni scorsi l’amministrazione meneghina aveva fatto da apripista sul tema, salvo poi dover rallentare per una serie di sentenze contrarie, risolvibili soltanto con l’intervento di una legge. Legge che però non è mai arrivata. La soluzione sembrava trovata, ma poi il nuovo inciampo, con il ministro dell’Interno che ha chiesto alle Prefetture di comunicare ai sindaci la novità.

“Il governo ha colpito nuovamente la comunità lgbtq+, stavolta andando dritto ai più indifesi: le figlie e i figli delle famiglie omogenitoriali. Accanirsi contro bambini e adolescenti non è un attacco politico. È un’infamia. Sabato torneremo a mobilitarci per chiedere pieni diritti per le figlie e i figli di tutte le famiglie. Vi aspettiamo”, l’appello di Arcigay, famiglie arcobaleno e Sentinelli, che hanno organizzato la manifestazione.

Il nuovo stop imposto dal prefetto di Milano – arrivato proprio su impulso del ministro dell’Interno – recepisce la sentenza n. 38162 della Corte di Cassazione a Sezioni Unite del dicembre scorso. Attraverso la sentenza i giudici avevano stabilito che i bimbi nati all’estero con la maternità surrogata dovessero essere riconosciuti in Italia come figli di entrambi i genitori con l’adozione in casi particolari, che richiede l’approvazione di un giudice, e non con la trascrizione diretta all’anagrafe, che è un semplice atto amministrativo.(fonte milanotoday.it)




La Asd Atlethic Brighela sanzionata  per aver ricordato le vittime di Cutro prima della partita: la solidarietà di Arci Bergamo e Como

BERGAMO, 11 marzo 2023-Arci Bergamo e Arci Lombardia esprimono la loro massima solidarietà e sostegno all’Asd Atlethic Brighela sanzionata  per aver ricordato le vittime di Cutro e delle tante altre stragi di persone migranti nel Mediterraneo. Chiediamo con forza che venga tolta non solo la sanzione alla squadra e al capitano, ma che la Federazione Italiana Gioco Calcio si ispiri realmente ai valori dello sport e  sostenga pratiche solidali e di pace.

Roberto Mazzetti, presidente Arci Bergamo

Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia




Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani: al via la terza edizione riservata alle scuole secondarie di II grado

VARESE, 10 marzo 2023-L’ISI “Sandro Pertini” di Lucca, in collaborazione con l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy ONLUS (RFK Italia) e il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) organizzeranno per il giorno 28 aprile 2023 la III edizione delle Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani, mentre le prove tecniche si terranno giorno 20 aprile 2023.

La competizione è aperta alle scuole secondarie di II grado di tutta Italia, fino ad un massimo di 40, e si svolgerà sulla piattaforma gratuita Google Hangoutse Kahoot interamente in lingua inglese. Il punteggio verrà calcolato combinando il maggior numero di risposte esatte date nel minor tempo possibile.

Le iscrizioni saranno aperte dal giorno 9 marzo 2023 al giorno 16 aprile 2023. Le scuole interessate dovranno inviare una lettera di adesione ai seguenti indirizzi email: olimpiadigitalidirittiumani@isipertinilucca.edu.it e eduitalia@rfktalia.org e compilare il modulo di iscrizione al seguente link:https://www.rfkitalia.org/rfk/olimpiadi-digitali.html#:~:text=Kennedy%20Foundation%20of%20Italy%20ONLUS,terranno%20giorno%2020%20aprile%202023.

Le scuole partecipanti devono disporre di linea ADSL con un requisito minimo di 20 megabyte.

Ogni scuola potrà partecipare con una sola squadra composta da un massimo di 6 studenti del triennio.

La competizione si svolgerà in tre fasi: fase eliminatoria, dedicata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e Agenda 2030; semifinale dedicata al funzionamento del Sistema delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea e finale dedicata alla figura di Robert Francis  Kennedy.

RFK Italia metterà a disposizione delle scuole partecipanti materiali e bibliografia sul presente sito web.

Lo staff di RFK Italia preparerà i questionari, che verranno caricati sulla piattaforma. Le scuole partecipanti riceveranno il PIN per accedere al questionario.

Le scuole partecipanti dovranno rendersi disponibili, nella settimana precedente la competizione, ad effettuare test tecnici.

Ogni squadra riceverà un attestato di partecipazione.

Premi per i primi tre classificati:

Alla squadra prima classificata verrà offerto un soggiorno di due giorni (solo pernottamento) presso la sede del Robert F. Kennedy Human Rights Italia (ex carcere de Le Murate, Via Ghibellina 12a, 50122 Firenze), in un periodo da concordare. I costi di viaggio e di vitto saranno a carico dei vincitori.

Alla squadra seconda classificata verranno offerti 8 pass per il Carnevale di Viareggio 2024, in una data da concordare con l’organizzazione. I cisti di viaggio, vitto e alloggio saranno a carico dei vincitori (https://viareggio.ilcarnevale.com/programma-eventi/corsi-mascherati/);

Alla terza classificata verranno offerti 8 biglietti numerati per un’opera lirica del Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca) in una data da concordare con l’organizzazione. I costi di viaggio, vitto e alloggio saranno a carico dei vincitori (www.puccinifestival.it).

Ulteriori premi aggiuntivi verranno comunicati entro la data della competizione.




Storie di migranti raccontate in prima persona di scena sabato al Teatro Comunale di Cassano Valcuvia

CASSANO VALCUVIA, 8 marzo 2023-Una serata teatrale dedicata alle migrazioni, con attori-testimoni diretti provenienti da Costa d’Avorio, Senegal e Guinea Conakry.

L’iniziativa fa parte di Latitudini, la stagione del Teatro Comunale di Cassano Valcuvia e Spazio Yak di Varese, una selezione di spettacoli a cura di Teatro Periferico e Karakorum Teatro con il coinvolgimento di altri sei comuni dell’Alto Varesotto.

Sabato 11 marzo, dalle ore 21.00, sul palcoscenico cassanese si terranno due spettacoli tratti dalle storie e i racconti di vita vissuta di Mamadou Diakité e Abdoulaye Ba, entrambi partiti dall’Africa, loro paese d’origine, per cercare libertà e riscatto sociale in Italia.

Apre la serata il monologo Racconto Personale con Mamadou Diakité, interprete e autore del testo insieme a Stefania Marrone della compagnia Bottega degli Apocrifi, in arrivo da Foggia.

A seguire, un primo studio in forma di lettura scenica di Abdolulaye e Mamadou non sono morti, spettacolo tratto dal libro In Inferna di Abdoulaye Ba, menzione speciale bando Costruzioni Fantastiche.

La prima è la storia vera, sfrontata e arrogante, di un giovane cittadino ivoriano che si è messo in viaggio semplicemente perché pensava di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno.

Mamadou è un giovane cittadino della Costa d’Avorio che si è messo in viaggio “senza motivo”: non c’era una guerra nel suo Paese, non era perseguitato, aveva addirittura da mangiare tutti i giorni, tre volte al giorno. Quella di Mamadou è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che attraversa il deserto e che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.

Il progetto s’ispira a quello della Human Library nata in Danimarca, nella ferma convinzione che raccontarsi sia il modo migliore per avvicinarsi, anche e soprattutto in questo tempo che ci ha necessariamente richiesto una lontananza fisica.

Anche il secondo racconto è ispirato all’esperienza migratoria di Abdoulaye Ba che lui stesso ha raccontato nel libro In Inferna (Ed. Sensibili alle foglie) e sabato sera porterà in scena in forma di lettura scenica insieme a Siaka Conde e Dario Villa della compagnia Teatro Periferico.

Abdoulaye passa ore angoscianti su una barca in mezzo al Mediterraneo in compagnia di suo padre. Ma il Padre è presente solo nel delirio di Abdoulaye, infatti è morto quando lui aveva 13 anni. Ad accudirlo, in realtà, è il suo amico Mamadou. A un certo punto, Abdoulaye ha uno sprazzo di lucidità e si chiede se sia davvero suo padre a occuparsi di lui, o se non sia piuttosto uno spirito. Si domanda anche se non sia per caso già morto egli stesso e se, anziché trovarsi su una barca in mezzo al Mediterraneo, non sia già in viaggio verso il Paradiso, in compagnia della Morte. Dove sono ora infatti gli altri 128 disperati che erano saliti con lui?

Per la serata è attivo il servizio di Teatribus che accompagna il pubblico in teatro e offre momenti di dialogo e approfondimento durante il trasposto.

Il servizio di andata e ritorno parte da Maccagno, passando da Luino e Germignaga, e da Gavirate, attraverso Castello Cabiaglio e Masciago Primo.

Biglietti: Intero 10 euro | Ridotto 7 euro (under 18, over 65 e allievi Scuola di teatro di Cassano Valcuvia)

È possibile prenotare gli spettacoli fino a due ore prima della rappresentazione, telefonando ai numeri sopra indicati; Teatribus entro giovedí.

 Prenotazioni:

info@teatroperiferico.it tel. 334 118 5848 / 347 015 4861 (anche via WhatsApp). http://www.teatroperiferico.it/stagione-2022-2023/




Varese accoglie la mozione di ANCI in solidarietà alle donne afghane e iraniane

VARESE, 7 marzo 2023-In occasione della Giornata internazionale delle donne, il Comune di Varese accoglie l’iniziativa di ANCI Nazionale di adottare una mozione di denuncia delle gravi violenze e soprusi di cui sono vittime le donne afghane e iraniane, oltre a intraprendere iniziative di sensibilizzazione e prevedere l’illuminazione di un monumento cittadino con un fascio luminoso di colore giallo. Per questo nelle serate del 7 e 8 marzo, dalle 18.00 alle 21.00, Palazzo Estense sarà illuminato di colore giallo.
“L’impegno dell’amministrazione nella difesa dei diritti sociali e civili delle donne è costante, con il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi del territorio attraverso incontri e iniziative – spiega l’assessora alle Pari opportunità Rossella Dimaggio – La Giornata internazionale delle donne di quest’anno punta inevitabilmente l’attenzione sui diritti negati alle donne, ragazze e bambine in Iran e Afghanistan, con una situazione particolarmente drammatica che non può lasciare indifferente la comunità internazionale”.



Poca partecipazione al presidio di Varese per le morti di migranti sulle coste calabresi: “E’ una strage di Stato”

VARESE, 4 marzo 2023-di GIANNI BERALDO-

Poca partecipazione questa mattina al presidio organizzato a Varese, dirimpetto a Piazza Montegrappa, avente come tema la recente strage di migranti avvenuta sulle coste calabresi.

Appuntamento quello varesino  organizzato da diverse associazioni provinciali (tra cui Un’altra Storia, Varese Senza Frontiere, Associazioni per i Diritti Umani, il movimento La Comune, ecc…) con la partecipazione pure della Cgil.

Una settantina in tutto. Pochissimi giovani e molti attivisti over 60. Scarsa partecipazione ma comunque una presenza più che simbolica con i vari rappresentanti delle associazioni ad alternarsi al microfono spiegando le ragioni dell’incontro.

<<Una strage di Stato>>, così l’hanno definita gli organizzatori del presidio così come i manifestanti.

Alcuni di loro con volantini da distribuire ai passanti (tutti disinteressati e impegnati più che altro nella tradizionale passeggiata mattutine di fine settimana) sui quali veniva riportato il senso della tragedia e le colpe dello Stato (secondo le loro tesi ovviamente).

L”area del presidio era completamente tappezzata di striscioni e manifesti del tipo “I muri creano i trafficanti, non il contrario” e altri dal tenore simile.

Interessante la partecipazione dell’associazione nazionale La Comune, rappresentata in provincia di Varese da Manuela <<E’ un’associazione nata con questo nome citrca 15 anni fa ma la sua storia in realtà è molto piuù lunga chiamandosi in precendenza Socialismo Rivoluzionario. Noi crediamo in un cabiamento che parte innanzitutto dalle persone, quelle che scelgono di esprimere la propria e migliore umanità. I valorti migliori perchè crediamo che questa sia la strada più concreta per vivcere meglio>>.

Tra i manifestanti una rappresentante della Cgil varesina ammette scorata <<Davvero poca gente e sempre quella, non sappiamo più che fare per attirare l’attenzione

Giuseppe Musolino

su temi così importanti>>.

Tutto vero quello che evidenzia la sindacalista, resta il fatto che fortunatamente in Italia esiste ancora ha la forza di scendere in piazza a manifestare il dissenso su temi cruciali e importanti per la nostra società, non solo per il presente ma soprattutto in ottica futura.

Certamente bisogna trovare anche il giusto appeal nei confronti dei giovani e di altre categorie di persone, altrimenti il rischio che di avvenimenti e di certe tragedie non se ne parli proprio più.

direttore@varese7press.it